Enrico Mentana contro il Governo: “Nel Lavoro serve Ricambio Generazionale”

Sul fronte pensioni e in modo particolare sul tema del lavoro, è intervenuto in maniera molto dura su Facebook, Enrico Mentana, direttore del Tg di La7 e che vanta una grande esperienza lavorativa alle spalle.

Mentana ha accusato in maniera esplicita il Governo italiano di non provvedere a dare una mano ai giovani e ad inserirli nel mondo del lavoro, causando così anche un rallentamento sul cambio generazionale, che quindi sembra alquanto urgente. Mentana invita chi di dovere a modificare la norme e aiutare gli italiani su questo spinoso argomento.

Ecco le sue parole: “I dati finali dell’Istat sul 2016 ci confermano che la battaglia per il lavoro è molto lunga, soprattutto per i giovani, e che le misure messe in campo dal governo hanno consentito un recupero molto parziale. Ci vuole una terapia d’urto: sgravi, decontribuzioni e jobs act sono stati costosi e hanno sortito un risultato inadeguato, anche nel paragone con gli altri Paesi. Sapete da tempo come la penso”.

Poi Mentana spiega con qualche esempio il suo pensiero: “Un esempio. L’altro giorno, all’apertura dell’anno giudiziario, il ministro e il leader dell’associazione magistrati hanno polemizzato sull’età pensionabile della categoria, 70 o 72 anni. Questo vale per molte altre categorie cruciali per la vita del paese. Ora, tutti sanno che un normale lavoratore dipendente va in pensione a 66 anni e 7 mesi. Ma se per tutti i ruoli portanti della nostra società invece la barra è innalzata oltre i 70 anni, quando mai ci sarà un ricambio generazionale in questo paese?”.

Enrico-Mentana-La7

Infine, invita lo Stato ad intervenire: “So bene che per i giudici e altre categorie l’alibi è a prova di bomba: il ciclo di preparazione al ruolo di magistrato è lungo, e quindi un pensionamento massiccio creerebbe buchi enormi negli uffici giudiziari. Ma così si perpetua il sacrificio del futuro per salvare il presente. Ho già proposto tante volte una misura di equità e solidarietà generazionale: tutte le categorie che vogliono superare la barra generale dell’età pensionabile di 66,7 accettino da quel punto in poi un prelievo del 30% sugli emolumenti, da destinare all’assunzione per concorso di giovani. Così si tutelerebbero insieme presente e futuro. Troppo semplice, vero?”.

Scritto da Marco Costanza

Nato ad Avellino nel 1989, aspirante giornalista. Amo e seguo lo sport a 360° ma mi occupo anche di altri settori. Vanto uno stage a Sky Sport 24, un Master in Giornalismo e altre esperienze con testate giornalistiche importanti.