Esercito a Milano, i militari e quell’inutile propaganda

Nella giornata di domani 150 militari in più presidieranno la città di Milano. Toccherà dunque all’esercito garantire maggiore sicurezza nella capitale economica d’Italia. Evidentemente (è un dato di fatto) le forze dell’ordine non ce la fanno da sole a contrastare gli episodi di micro-criminalità che si verificano quotidianamente da queste parti, in centro così come in periferia.

La scelta di chiamare nel capoluogo lombardo i militari si è resa necessaria dopo i recenti fatti di cronaca che si sono verificati in via Padova, una delle zone più difficili della città, ma anche dell’uomo domenicano ucciso in Piazzale Loreto.

E’ una sorta di passo indietro, tornando a qualche anno fa quando l’allora Ministro La Russa lanciò l’operazione “strade sicure. Con i risultati prossimi allo zero. E’ la solita mossa di propaganda per rassicurare momentaneamente i cittadini, fingendo di intervenire per risolvere il problema.

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Chi abita a Milano, in buona sostanza, nelle prossime settimane vedrà in giro per la città circolare un maggior numero di giovani militari a bordo delle mitiche camionette anni ’70. Sarà utile per contrastare la crescente criminalità e fermare i malintenzionati? O è semplice fumo negli occhi?

Chi spaccia o chi delinque nelle zone periferiche e nei quartieri più disagiati del capoluogo lombardo, da Corvetto a Quarto Oggiaro, passando per il Giambellino, la Barona e la zona popolare di San Siro, secondo voi interromperà la propria fiorente attività perché impaurito da qualche militare in più in giro per la città?

Milano, i Quartieri Più Pericolosi e le Zone da Evitare

Scritto da Gianluca Capiraso

Giornalista pubblicista dal lontano 2000. Una smodata passione per la scrittura e per il web. Si guadagna da vivere nel reparto digital di una multinazionale americana.