Due vittime nell’esplosione della palazzina ad Acilia vicino Roma. Si tratta della mamma e della figlia che da oggi erano disperse.
Il ritrovamento è avvenuto poco dopo le 22.00 di questa quando i vigili del fuoco hanno estratto dalle macerie della palazzina i corpi di Debora e di Aurora: purtroppo entrambe prive di vita dopo che si era sperato per ore di poterle trovare ancora che respiravano. E invece il miracolo con loro due non è avvenuto poiché nonostante il lavoro alacre dei caschi rossi erano già morte schiacciate dai calcinacci della palazzina distrutta da una fuga di gas.
Nel frattempo altre due persone, il fratello e la sorella della donna, sono stati estratti vivi dalle macerie: “Dopo circa un’ora di ricerche e sono state trasportate in ospedale: una in codice giallo, una in codice rosso”, ha spiegato il funzionario dei vigili del fuoco Luigi Liolli. Sul posto è immediatamente arrivato anche il sindaco di Roma Virginia raggi per seguire da vicino i lavori di estrazioni dei corpi dalle macerie.
L’esplosione è avvenuta oggi nel primo pomeriggio secondo una prima ricostruzione per via di una perdita di gas. La palazzina composta da 5 piani è stata sventrata dallo scoppio. Debora era insegnante di italiano presso la vicina scuola Traiano e la figlia frequentava lo stesso istituto dove la mamma insegnava. Il papà al momento dell’esplosione non era in casa perché a lavoro in un supermercato della zona: Lorenzo il figlio più grande era fuori casa.