Era il 19 gennaio 2016, quando il cuore del maestro Ettore Scola ha smesso di battere nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Roma, dove era ricoverato da alcuni giorni. E’ passato da un anno dalla morte.
Un cuore che gli ha permesso di affermarsi come uno dei registi più grandi di tutti i tempi, grazie a pellicole cinematografiche come: “C’eravamo tanto amati” del 1974, “Brutti, sporchi e cattivi” del 1976, “Una giornata particolare” del 1977″, “I nuovi mostri” del 1979, “La terrazza” del 1980 e “Ballando ballando” del 1984, “Maccheroni” del 1985, “La famiglia” del 1987 e “Che ora è” del 1990.
Scomparso all’età di 84 anni, nella sua longeva carriera ha ricevuto un premio per la miglior regia al Festival di Cannes, vinto ben otto David di Donatello ed ottenuto ben quattro nomination all’Oscar, purtroppo mai andate a buon fine. Il maestro ha negli anni diretto gli attori più importanti del nostro panorama cinematografico, da Vittorio Gassman ad Alberto Sordi, passando per Marcello Mastroianni, Walter Chiari, Monica Vitti, Ugo Tognazzi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Aldo Fabrizi, Nino Manfredi, Giancarlo Giannini, Arnoldo Foà, Gigi Proietti, Stefania Sandrelli, Ornella Muti, Paolo Villaggio, Diego Abatantuono, Sergio Castellitto e Massimo Troisi.
Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica e spettatore interessato di tutto ciò che è intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.