Festival Sanremo 2017, Lele: “Sono carico per questa avventura”

Debutterà giovedì sera, in gara tra le Nuove Proposte della 67esima edizione del Festival di Sanremo, Raffaele Esposito, in arte Lele, che porterà sul palco del Teatro Ariston la sua “Ora mai”. Abbiamo incontrato per voi il giovane artista campano, che ci ha raccontato tutta la sua trepidazione alla vigilia della sua esibizione.

Ciao Lele, come sono andate le prove e che effetto ti ha fatto il palco dell’Ariston?
“Sono andate molto molto bene, sono molto contento a dir la verità. Speriamo bene, speriamo vada tutto bene. Sono davvero emozionato, ma allo stesso tempo carico per questa avventura. L’orchestra è fantastica, ti da la possibilità di vedere in maniera fisica la tua canzone, come se prendesse vita. E’ veramente bellissimo”.

Venerdì uscirà il tuo disco “Costruire 2.0”, cosa puoi anticiparci a riguardo?
“Vi posso anticipare che ci saranno cinque inediti, tra cui ‘Ora mai’, che suoneranno in maniera molto moderna, avranno un suono particolare, non tradizionale e convenzionale, del quale sono molto contento”.

Come mai la scelta è ricaduta proprio su “Ora mai”, rispetto agli altri quattro inediti?
“Abbiamo scelto ‘Ora mai’ perchè da subito si è vista la predisposizione del suo arrangiamento orchestrale, senza però perdere il sound molto moderno del disco. Quindi è come se si fosse scelta da sola”.

Che effetto fa ritrovare Maria De Filippi a Sanremo?
“Sinceramente sono molto contento di ritrovare Maria a Sanremo, nel senso di piacere umano e personale, perché mi ha dato tanto durante tutta la mia avventura ad Amici”.

Questa esperienza mediatica del Festival, in cosa si avvicina alla tua precedente avventura di “Amici” ed in cosa si differenzia?
“L’unica differenza è che questa è la settimana più importante della musica italiana, mentre Amici è una scuola, dove si da una mano ai ragazzi a crescere per essere pronti al mondo della discografia”.

Il videoclip di “Ora mai” ha superato oltre le 100.000 visualizzazioni su YouTube in una settimana, un primo riscontro positivo da parte del web, quanto conta la rete secondo te oggi, musicalmente parlando?
“La musica del web conta tanto sia come fortuna che come sfortuna, perché oggi la musica è molto fruibile, in maniera piuttosto facile. Questo ti permette di avere più scelta ma di skippare più velocemente”.

Finita questa esperienza è previsto un instore tour, dove entrerai in contatto con il tuo pubblico, cosa ti aspetti da questa esperienza? Sono previste in seguito anche delle date dal vivo?
“Sono molto contento di fare un giro un po’ in tutta Italia e di riabbracciare chi da fiducia alla mia musica. Spero di fare molti live in giro perché ho proprio voglia di suonare”.

Debuttare in gara a vent’anni ha più aspetti positivi o negativi?
“Ha solo aspetti positivi secondo me, perché io la sto vivendo penso nel modo giusto, con tranquillità e consapevolezza. E’ giusto avere paura ed è giusto emozionarsi”.

Grazie Lele e in bocca al lupo.
“Viva il lupo”.

Scritto da Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica e spettatore interessato di tutto ciò che è intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.