Speciale Firenze Rocks 2018: l’identikit dei guest il giorno dei Foo Fighters

Sono a colazione da Oscar Timo, leggenda metal piemontese ed ex cantante di Deformachine e Murderhead, quando alle ore 9 arriva puntuale la notifica dell’app del Firenze Rocks. Prologo: Il giorno prima, tramite Instagram, gli organizzatori del festival fanno sapere che sveleranno i nomi delle guest band dei Foo Fighters.

Un’erezione mattutina (eh si, caro Oscar) accompagna l’agognato momento: Queens of The Stone Age? Pearl Jam? Led Zeppelin? Questi ed altri “grandissimi” mi appaiono in visione mistica, quali aperture ideali al concerto, mentre lo smartphone carica la pagina, ma ecco che ci siamo…

“E questi chi c***o sono?”

Ok, ammetto candidamente di aver perso la libido leggendo che Wolf Alice, The Kills e Frank Carter and the Rattlesnakes sarebbero stati i gruppi spalla di Dave Grohl e soci. Al mio: «E questi chi c***o sono?» Oscar risponde: «Ma li conosci? Se non li conosci non farti seghe mentali, i Foo Fighters sono fantastici, ma anche loro sono stati gruppi spalla un tempo». Grande amico barbuto, hai ragione, perché lasciarsi condizionare dall’ignoranza di chi non sa? Ho la fortuna di possedere un biglietto per il concerto dei Foo Fighters, e mi rattristo per musica che nemmeno conosco?!?

É tempo di correre ai ripari, andando a scoprire insieme l’identità di questo trittico d’artisti che, giusto per la cronaca, i Foo Fighters hanno scelto come guests in diverse date europee.

FRANK CARTER AND THE RATTLESNAKES

Ad incendiare la platea della Visarno Arena troviamo questo singolarissimo personaggio: inglese, rosso di capelli e con un poco dichiarato amore per i tatuaggi, Frank Carter é letteralmente un animale da palco! Esteticamente ricorda una sorta di Fedez, molto più testosteronico e senza i piedi della Ferragni.

Ex cantante dei Pure Love, nel 2015 si unisce agli ex membri dei Gallows, dando vita a questo potentissimo progetto punk hardcore. Nello stesso anno pubblica l’Ep Rotten, seguito da Blossom e nel 2017 dal secondo Lp Modern Ruin, definito l’album della maturazione: “Volevamo fare un album classico – afferma l’artista – capace di farti viaggiare, proprio come i dischi che ascoltavo quand’ero più giovane e che mi hanno veramente cambiato la vita”. I consensi positivi, di pubblico e critica, convincono i Biffy Clyro a “scarrozzarseli” lungo il tour europeo del 2016. Sono bastati meno di tre anni di attività a Frank Carter and the Rattlesnakes per raggiungere la notorietà internazionale!

Un avvertimento per chi sarà nelle prime file: Frank è un mostro di energia e salta sul pubblico (anche molto spesso), guardare youtube per credere.

WOLF ALICE

La seconda band in programma il 14 giugno sono gli Alice Lupo, una delle realtà alternative rock più promettenti in Inghilterra. Nati nel 2010 a Londra, il loro nome trae ispirazione dall’antologia di racconti Angela CarterLa camera di sangue“. Forti del successo del primo album My Love Is Cool, e con una frontwoman carismatica e “cazzuta” come Ellie Roswell, diventano presto presenza fissa nei cartelli dei più importanti festival europei. Esordiscono a Glastonbury nel 2014, insieme ai Royal Blood, nella giornata dei Metallica, dimostrando tutta la loro bontà live e un pedigree da band navigata. Sonorità alla Smashing Pumpkins, bassi fragranti, chitarre pastose e la giusta dose di psichedelia fanno dei Wolf Alice un gruppo da non sottovalutare.

Il brano Silk è stato inserito nella colonna sonora del film Trainspotting 2

 

THE KILLS

L’ultimo giro di antipasti, prima della portata principale, è offerto dai The Kills: duo indie/alt-rock composto dalla cantante Alison Mosshart e dal chitarrista, polistrumentista Jamie Ince. Nati nel 2000, dopo la fine della band di Alison, il duo inizia a muovere i primi passi nel quartiere di Soho a Londra, fino all’ascesa internazionale. Fondamentali gli album Keep On Your Mean Side e No Wow, pietre miliari dell’indie rock, capaci di ridefinire il genere, dettando le nuove regole musicali ed estetiche del garage rock. Elettronica, new wave anni 80, stilemi alla Pj Harvey e una spruzzata black, ereditata dall’ultimo album Ash & Ice, fanno dei THE KILLS una grande occasione per riscoprire i precursori di un intero genere.

La bellissima voce di Alison Mosshart è molto ricercata per collaborazioni da artisti di grosso calibro, quali Placebo, Ghost e Jack White.

In conclusione

Il Firenze Rocks è in attività da appena due anni e si sta muovendo nella giusta direzione. Il bill paragonato a quello di festival tedeschi e francesi è sicuramente “molto, molto ma mooolto essenziale“, per dirla in maniera elegante, mentre il costo del biglietto non è proprio alla portata di tutti. Bisogna anche riconoscere che le (poche) band scelte sono di primo ordine, perché nuove realtà musicali sono nate e il pubblico italiano, tipicamente conservatore e “de core“, deve arrendersi al passare del tempo.

Abbracciare l’idea che band storiche come Foo Fighters, Iron Maiden o Metallica dovranno lasciare il posto a questi “next big thing” è il primo passo per accettare il cambiamento e vivere nella realtà. I concerti sono un inno alla vita e alla gioia e vanno vissuti con decoro: ingoiando secchiate d’alcol, cantando abbracciato a chiunque tu abbia vicino, minacciando di possedere sessualmente il prossimo tuo.

Spero che questo vademecum possa aiutare gli scettici ad approcciarsi al 14 giugno con il giusto spirito! Vi saluto, ma con un avvertimento da parte di Oscar: