Guai in vista per il Movimento 5 Stelle. A Palermo l’inchiesta sulle firme false nel pieno della campagna elettorale per le comunali del 2012 porta ora ai primi iscritti nel registro degli indagati.
Il vaso di Pandora, recentemente scoperchiato di nuovo da Le Iene, ha provocato malumori all’interno del partito, che nel capoluogo siciliano si è appellato a un laconico “Verremo valutati dalla magistratura” alle domande incalzanti di Filippo Roma. La magistratura si è adoperata e nei prossimi giorni il procuratore Dino Petralia e la pm Claudia Ferrari interrogheranno gli indagati.
A questo punto, Beppe Grillo ha fatto coming out, ringraziando pubblicamente Mediaset per il lavoro svolto e cercando il colpevole all’interno. Roma è stato però denunciato dal M5S, anche se gli indagati, ora, sono alcuni militanti del partito, che compariranno nei prossimi giorni per un interrogatorio, dal momento che la normativa prevede in questi casi la reclusione.