Leggera e soffice come pochi altri prodotti da forno, la focaccia genovese è una specialità tipica della Liguria che, nonostante le origini antiche, ancora oggi è in grado di conquistare tutti i palati. Diffusa tanto al Nord, quanto al Centro, al Sud Italia e anche all’estero, la ricetta tradizionale prevede pochi ingredienti selezionati con cura – farina, olio di oliva, sale fino, lievito di birra – da miscelare secondo un rigoroso procedimento.
Esiste anche una variante molto più sbrigativa, ovvero la ricetta gustosissima della focaccia con lievito istantaneo, ideale per chi ha poco tempo a disposizione da dedicare alla cucina, ma non vuole rinunciare al gusto di un piatto così amato. Quest’ultima tipologia, oggi, viene spesso preferita rispetto a quella classica, poiché permette di ottenere un risultato altrettanto delizioso, ma con una lavorazione meno impegnativa sia in termini di durata, sia di complessità.
Se vuoi scoprire come preparare una focaccia genovese fatta “a regola d’arte”, oppure intendi sperimentare la versione alternativa proposta qui sopra, in modo da risparmiare tempo e fatica, qui troverai informazioni utili per “mettere le mani in pasta”.
Focaccia genovese: dalle origini ai giorni nostri
Molti piatti della tradizione italiana, compresi quelli “poveri” di origine contadina, sono giunti ai giorni nostri senza particolari variazioni. Basti pensare, ad esempio, alla polenta, alla farinata, alla pappa al pomodoro, oppure ancora a un dolce tipico come il panforte: non è un caso che la cucina sia, da sempre, al centro del nostro patrimonio culturale!
Che dire, poi, delle focacce, come quelle genovesi e pugliesi? Anch’esse vantano una composizione estremamente semplice: impasto, come accennato, a base di farina (o, in base alla ricetta di riferimento, con un mix di farine differenti: frumento, soia, orzo, ecc.), acqua, lievito di birra e sale, con l’aggiunta di olio extravergine di oliva per conferire morbidezza al tutto.
Lievitazione naturale o istantanea: pro e contro
La fase della lievitazione occupa la maggior parte del tempo necessario per preparare la focaccia genovese, come anche tante altre specialità – tra cui pizze e pinse, pane, ecc. Terminata la lavorazione manuale, infatti, bisogna lasciar riposare l’impasto per un tempo compreso tra due (nei mesi estivi) e quattro ore (nei mesi invernali), fino a che il volume non risulti triplicato. Alcuni, invece, preferiscono utilizzare una quantità minore di lievito fresco – circa due terzi rispetto alla dose standard – in modo tale che la focaccia risulti più leggera e, soprattutto, perfettamente digeribile. In questo caso, dopo aver risposto l’impasto in frigorifero, occorre aspettare 24-72 ore per la completa lievitazione.
Ma, come abbiamo detto, oggigiorno è possibile ricorrere anche a un lievito istantaneo, che richiede tempi di attesa nettamente inferiori, consentendo agli amanti della focaccia genovese di gustare la loro specialità preferita in qualsiasi momento.
Infine, per condire la focaccia genovese, c’è chi si rifà alla tradizione (utilizzando, cioè, un condimento a base di olio di oliva, sale e acqua, da apporre sulla caratteristica superficie costellata di buchi) e chi preferisce dare un’impronta personale al piatto, aggiungendo ingredienti a piacimento (come formaggio, salumi, pepe, pomodoro, cipolla, ecc.).