È stato arrestato dalla Digos a Bari un foreign fighter ceceno appartenente al gruppo terrorista islamista ”Emirato del Caucaso”. L’uomo, un trentottenne caucasico, secondo quanto si apprende, aveva preso parte all’assalto alla ”Casa della Stampa” di Grozny nel dicembre del 2014, assalto in cui persero la vita 19 persone. Il suo curriculum criminale prevede anche circa un anno di combattimenti in Siria al fianco dell’Isis, prima del rientro in Europa. La Guardia di Finanza indaga anche su un sistema di finanziamento alle forze jihadiste.
Foreign fighter arrestato a Bari
Dopo il caso di Lara Bombonati di qualche settimana fa, in Italia si torna a parlare di foreign fighter, anche se il trentottenne arrestato a Bari non era italiano. Le indagini che hanno portato a questo arresto sono state eseguite dalla Digos, coordinate dalla procura distrettuale di Bari e dall’Antiterrorismo. Parallelamente a questo arresto è in corso un’indagine su presunti finanziamenti al terrorismo che vede gli uomini della Guardia di Finanza che sta provando a risalire a chi ”alimenta” gli jihadisti in Italia.
Pericolo foreign fighter in Italia?
Nonostante la rassicurazione di aver un sistema di sicurezza che, almeno per il momento, ha saputo gestire la situazione, la paura resta: infatti, oramai si è visto che il rischio radicalizzazione esiste anche nel nostro Paese. Nessuno può sentirsi al sicuro, questo è certo, ma al momento non ci sono le condizioni per farsi prendere dal panico, anche se non bisogna mai abbassare la guardia.