Il vertice in programma alle 11 tra Movimento 5 Stelle e PD è stato annullato in seguito a una telefonata, si apprende da fonti Dem, giunta da Palazzo Chigi al Nazareno. La trattativa tra le controparti si sta rivelando più complessa del solito: i Dem non avrebbero posto veti sulla rinomina di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio, ma il nodo da scogliere riguarderebbe piuttosto la scelta dei vicepremier e la richiesta dei ministeri più pesanti (tra cui quello degli Interni).
Tuttavia non si esclude che nelle consultazioni, previste mercoledì 28 agosto, le due partiti possano dare l’indicazione di Conte premier per poi lasciare a lui verificare, in tempi rapidi, se ci sono le condizioni per formare il governo. In caso di ennesima impasse politica, c’è già chi ipotizza come data utile per il voto il 10 novembre.
La situazione attuale
Sempre secondo le medesime fonti, i democratici considerano Conte come esponente M5S e dovrebbero avere l’unico vicepremier. Appare rovente il settore della politica economica, molto ambita dalla delegazione Pd, ma su cui i pentastellati avrebbero rifiutato. Sempre il M5S avrebbe proposto Luigi Di Maio come vicepremier e papabile ministro dell’Interno. Proprio sul Viminale, vorrebbero puntare gli esponenti del Pd.
Una situazione alquanto complessa da chiarire, in cui i colpi di scena non mancheranno sicuramente.