Una terribile frana si è abbattuta su Freetown, la capitale del Sierra Leone, che a causa delle violente piogge sta facendo i conti con una calamità naturale che ha causato circa 300 morti e il ferimento di 600 persone. La frana ha colpito in particolare la zona di Regent dove decine di case, molte delle quali abusive, sono state completamente sepolte. Tanti sono i dispersi e le persone rimaste intrappolate, mentre una gran folla si è radunata da altre zone della città per cercare informazioni su parenti e amici residenti nelle aree colpite da questa frana.
Frana in Sierra Leone
Sono le forti piogge a essere alla base dell’alluvione e della conseguente frana che ha colpito la capitale del Sierra Leone. Fra le vittime, secondo quanto riferisce la Croce Rossa, ci sono anche 30 bambini. Secondo testimonianze sarebbero decine, addirittura 100 secondo quanto raccontato dal The Sierra Leone Telegraph, le case spazzate via dall’acqua e dal fango che arriverebbe a un’altezza pari quasi al busto di un uomo adulto. La situazione è a dir poco preoccupante: infatti, il dramma e l’emergenza dovute alla frana si aggiungono alla già complessa situazione economica e sociale del Paese. Anche le aree di Kissy Brook e Dworzak Farm sono state coinvolte nel disastro, mentre, secondo quanto riferito dalla BBC, la frana ha di fratto cancellato tutti gli edifici alle pendici del monte Sugar Loaf. Il bilancio, già grave ora, della tragedia non è ancora definitivo: infatti, come anticipato, c’è un gran numero di dispersi e, viste le condizioni, non sarà facile portare un soccorso efficace per tutti. Il panico si è presto diffuso in tutta la città e molte persone hanno raggiunto i luoghi del disastro alla ricerca disperata di informazioni sulle sorti di parenti o persone care residenti lì, con la speranza di non dover ricevere nefaste notizie.