A partire dal 1 giugno, fino al 16 settembre 2018, verrà ospitata, presso Palazzo Belloni, a Bologna, la mostra “Francis Bacon. Mutazioni”, prodotta dalla società bolognese Con-fine Art.
Biografia e percorso artistico di Francis Bacon
Francis Bacon nasce a Dublino, nel 1909, in una ricca famiglia inglese. Le sue opere, spietate, tormentate e a tratti terrificanti, esprimono in modo violento la condizione ontologica dell’uomo moderno.
Figlio di un capitano della fanteria britannica discendente del filosofo Francesco Bacone, l’artista vivrà sempre un rapporto conflittuale con il padre dal carattere dispotico.
Durante il periodo adolescenziale scopre e rende nota la propria omosessualità. Per questo viene cacciato di casa e si trasferisce a Londra.
Viaggia, poi, tra le principali capitali europee; a Parigi scopre l’arte di Picasso e se ne innamora.
Nel 1933 dipinge Crucifixion, uno tra i suoi quadri più conosciuti che viene notato e inserito in una mostra collettiva della Mayor Gallery, ma l’artista non riscuote da subito il successo desiderato.
Durante gli anni successivi conduce una vita da molti giudicata immorale, ricca di alcool e soprattutto di debiti, mentre il suo studio di Londra comincia ad assomigliare più ad un locale notturno che ad un atelier.
Nel 1944 dipinge il trittico Three Studies for Figures at the Base of a Crucifixion, opera che finalmente lo porta al successo tanto atteso.
Realizza poi, verso la fine degli anni quaranta, due famose serie di dipinti: Heads e Popes, in cui troviamo Study after Vélazquez’s Portrait of Pope Innocent X, celeberrimo quadro di Bacon.
L’artista muore a Madrid, nel 1992, in seguito ad un attacco cardiaco causato dall’asma, disturbo di cui soffriva da tutta la vita.
La mostra di Palazzo Belloni
La mostra bolognese sarà strutturata seguendo un percorso espositivo composto da circa sessanta opere, tra disegni e collage, realizzati da Bacon tra il 1977 e il 1992; opere che negli ultimi dieci anni hanno fatto il giro del mondo.
Il filo conduttore della mostra sarà, appunto, il tema della mutazione, parola chiave della poetica dell’artista irlandese che, lungo il suo percorso artistico, ha tentato di analizzare e dare forma, attraverso la figura umana, alla condizione psicologica ed esistenziale dell’uomo moderno.
I soggetti delle opere, qui, diventano metafora: rappresentano la mutabilità delle cose, la volubilità delle emozioni, la caducità delle idee e delle verità.
Oltre alle opere in esposizione, saranno presenti contenuti multimediali, installazioni interattive, foto e visioni erotiche legate al percorso artistico baconiano.