Dopo la strage in Siria, la gente scopre l’orrore che può essere generato dal gas Sarin. Vediamo cos’è e come nasce questo mezzo di sterminio. Ottenuto per la prima volta alla fine del 1938 dalla ricerca di alcuni scienziati tedeschi della IG Farben durante i tentativi di sviluppare sostanze ad azione biocida, il Sarin o GB è un gas nervino della famiglia degli organifosfati considerato arma chimica di distruzione di massa e classificato come tale.
Si presenta sotto forma liquida e a temperatura ambiente è incolore e inodore, lo stesso dicasi per il suo vapore. L’intossicazione da Sarin può verificarsi attraverso inalazione oppure tramite contatto cutaneo: una certa concentrazione di vapori può, infatti, attraversare anche la pelle.
COME AGISCE IL GAS SARIN
Il Sarin attacca il sistema nervoso inibendone i comandi al resto del corpo. Si avvertono dapprima difficoltà respiratoria e contrazione delle pupille per poi arrivare alla graduale perdita di controllo delle funzioni corporee. Vomito, nausea, perdita di urina e feci sono gli altri sintomi fino a giungere al coma che comporta soffocamento dovuto agli spasmi convulsivi. Se non si muore si riporteranno danni neurologici irreversibili.
BREVI CENNI SUL BUSINESS DEI GAS NERVINI
La IG Farben, smantellata (ma non del tutto) poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, fu il motore finanziario del regime nazista e durante l’Olocausto fornì al governo tedesco lo Zyklon-B, sostanza mortale diffusa nelle camere a gas dei lager. E fu proprio ad Auschwitz che la IG Farben impiantò uno stabilimento che richiese il maggior numero di deportati da utilizzare come cavie per esperimenti e test di medicinali, atti alla creazione di altri gas e sostanze quali gas nervino, metadone ed altri veleni.
Nel Processo di Norimberga, su 24 consiglieri dell’azienda petrolchimica, solo 13 vennero condannati alla prigione con pene da sei mesi a otto anni, dichiarati colpevoli di genocidio, schiavitù ed altri crimini. Pena alquanto leggera soprattutto se si pensa che l’azienda partecipò a progetti americani per la creazione di agenti chimici per uso bellico fondando la Chemagrow Corporation a Kansas City, in Missouri. Si legge di accordi segreti della Germania nazista con i vertici delle forze armate americane per evitare i bombardamenti sugli stabilimenti IG tedeschi.
Nel 1951, il gruppo fu diviso ma le quattro più grosse aziende comprarono quelle più piccole e oggi restano solo Agfa, BASF e Bayer, mentre la Hoechst si è fusa con la francese Rhône-Poulenc, dando vita alla Sanofi Aventis, con sede a Strasburgo, in Francia. La storia si ripete. Troppi sono gli interessi sporchi intorno al mondo delle armi e della guerra. Intanto a pagare le conseguenze sono i civili, tra cui bambini davvero innocenti. Retorica ma dura realtà. Sale a 70 il numero delle vittime della strage di ieri.