“Oggi c’è una nuvola nera sull’America. Tutti nel Paese sono arrabbiati al massimo. Arrabbiati su come il Paese sta andando. Mentre giravamo sentivo discorsi elettorali che parlavano di muri da alzare e di come rendere forti e grandi gli States. Queste problematiche purtroppo non sono mai morte negli USA“, sono queste alcune delle dichiarazioni di George Clooney rilasciate a Venezia in occasione della presentazione del suo nuovo film alla Mostra del Cinema di Venezia. L’attore e regista ha anche risposto a chi gli chiedeva se fosse interessato a candidarsi a presidente rispedendo al mittente l’invito e affermando di essere disposto a sostenere chiunque altro volesse farlo al posto suo.
Suburbicon, il nuovo film di George Clooney
Si intitola Suburbicon il sesto film da regista di George Clooney presentato alla Mostra del Cinema di Venezia. Quest’opera è ambientata negli Stati Uniti del 1959 in un quartiere in cui arriverà una famiglia afroamericana, i Meyers, e metterà scompiglio nelle certezze della ”bianchissima” Suburbicon. Tra i protagonisti di questo film c’è Matt Damon nei panni di Gardner Lodge, marito di una donna paralizzata di nome Margaret e padre dell’adolescente Nick. Ecco il trailer ufficiale del film.
La questione razziale in America
Il film tratta un tema da sempre molto sentito negli Stati Uniti: la questione razziale. Ancora oggi quello del razzismo è una problematica molto forte in America, basti pensare a quanto successo a Charlottesville qualche settimana fa e all’ambiguo atteggiamento del presidente Trump sulle proteste antirazziste. Le parole di Clooney che vi abbiamo riportato raccontano molto bene la situazione e sicuramente anche il suo film lo farà. Purtroppo tutto il lavoro svolto dal mondo del cinema su questo tema non ha sortito effetti e il dubbio che non bastino parole e film per cambiare la mentalità di un Paese formatasi in decenni e decenni diventa sempre più forte