La somiglianza tra gli omicidi di Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri nel Bergamasco, aveva fatto pensare alla possibile presenza di un serial killer. Pare però che l’ipotesi sia da scartare. Due tra i casi di cronaca più difficili degli ultimi tempi.
Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri, hanno avuto lo stesso destino le due donne, entrambe morte assassinate con un taglio netto alla gola. I due delitti, per la somiglianza a ela vicinanza nel tempo, avevano inizialmente fatto pensare alla presenza di un serial killer, ma le autopsia sui cadaveri delle due donne evidanzano che i tagli mortali alla gola difficilmente possono essere rconducibili alla stessa persona.
Mentre sul collo della povera Daniela Roveri appare un taglio netto, con taglio orizzontale molto profondo, tanto da lesionare la vertebra, su quello di Gianna Del Gaudio la situazione è diversa. Il taglio è meno profondo, l’arma del delitto non può essere la stessa e nemmeno della stessa tipologia, perché sul collo di Gianna il taglio pare abbia tutt’altra inclinazione. In più, sul mento della 63enne appare un altro piccolo taglio, segno che molto probabilmente prima di venire uccisa, sia stata minacciata.
Si esclude in questo modo la presenza di un killer seriale a Bergamo, mentre si brancola ancora nel buio rispetto agli assassini delle due donne. Si aspettano ulteriori analisi ed esami, sperando che nessuno dei due delitti resti impunito.