Si è spento a Roma oggi 16 aprile, nel giorno di Pasqua, il noto conduttore ed autore televisivo Gianni Boncompagni, all’età di 84 anni. Il mondo dello spettacolo italiano piange la scomparsa di uno dei suoi grandi innovatori che, sin dalla seconda metà degli anni ’70, ha saputo rivoluzionare e valorizzare realizzando alcune delle trasmissioni cult più importanti della storia della televisione.
GIANNI BONCOMPAGNI: LA BIOGRAFIA
Nato ad Arezzo il 13 maggio del 1932, Gianni Boncompagni ha vissuto la sua adolescenza in Svezia. E’ li che si conosce e si avvicina al mondo della radio, il suo primo grande amore. Tornato in Italia, nel ’64 vince un concorso per l’emittente radiofonica della Rai come programmatore di musica leggera. Inizia la sua scalata al successo realizzando, assieme all’amico fraterno Renzo Arbore, le popolari trasmissioni “Bandiera gialla” ed “Alto gradimento”. I consensi più che positivi lo portarono ben presto in tv, dove inventa e conduce la trasmissione “Discoring”. Appassionato di musica, nel corso della sua carriera ha composto numerose canzoni di successo, tra cui ricordiamo: “Ragazzo triste” per Patty Pravo, “Il mondo” per Jimmy Fontana, “No” per Mina, “In mezzo ai guai” per Renato Zero e diversi successi per sua ex compagna Raffaella Carrà, come “Tuca tua”, “Perdono non lo faccio più”, “Accidenti a quella sera”, “Felicità ta ta”, “Rosso” e “Tanti auguri”.
GIANNI BONCOMPAGNI: I PROGRAMMI DI SUCCESSO
Tra le tantissime trasmissioni da lui create, a cavallo tra gli anni ottanta, novanta e duemila, figurano: “Superstar”, “Drim”, “Sotto le stelle”, “Che patatrac”, “Pronto, Raffaella?”, “Non è la RAI”, “Primadonna”, “Bulli e pupe”, “Macao”, “Crociera”, “Chiambretti c’è”, “Telefonate al buio”, “Bombay” e “Carràmba che fortuna”.