Gillo Dorfles

Gillo Dorfles Morto: il famoso critico d’arte aveva 107 anni

Si è spento a 107 anni Gillo Dorfles. Il poliedrico critico d’arte è morto nella sua casa a Milano.

Dopo una vita lunga, sempre ricca e attiva, se n’è andato Gillo Dorfles.  A renderlo noto è stato il nipote, spiegando che le condizioni fisiche dell’artista erano peggiorate nelle ultime 24 ore.

La biografia di Gillo Dorfles

Angelo Eugenio Dorfles, detto Gillo, era nato a Trieste il 12 aprile 1910, da padre goriziano e madre genovese. Si era laureato in medicina con specializzazione in psichiatria, ma contemporaneamente aveva iniziato il suo percorso nel mondo dell’arte studiando pittura ed estetica.

Dotato di una personalità poliedrica, a partire dagli anni Trenta ha svolto un’intensa attività di critica d’arte e saggistica collaborando a «La Rassegna d’Italia», «Le Arti Plastiche», «La Fiera Letteraria», «Il Mondo», «Domus», «Aut Aut», «The Studio», «The Journal of Aesthetics». Negli stessi anni esordì nella pittura e nel 1948  con Bruno Munari, Atanasio Soldati e Gianni Monnet, fondò il Movimento Arte Concreta (MAC).

Negli anni Cinquanta prese parte a numerose mostre del MAC, in Italia e all’estero. Inoltre iniziò la sua attività teorica. Nelle sue indagini Dorfles ha speso analizzato l’aspetto socio-antropologico dei fenomeni culturali. Infatti la sua attenzione si è rivolta soprattutto «ai fenomeni comunicativi di massa, alla moda e al design, soffermandosi pur sempre sulla pittura, sulla scultura e sull’architettura moderna e contemporanea». Dagli anni Sessanta insegnava estetica in diverse università italiane (Milano, Trieste, Cagliari) e dagli anni Ottanta riprese l’attività pittorica e grafica che per i suoi numerosi impegni aveva interrotto.

Premi e riconoscimenti

Gillo Dorfles ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti sia come pittore che come critico. Tra gli altri: Compasso d’oro dell’associazione per il design industriale (ADI), Medaglia d’oro della Triennale, Premio della critica internazionale di Girona, Franklin J. Matchette Prize for Aesthetics. È stato insignito dell’Ambrogino d’oro dalla città di Milano, del Grifo d’Oro di Genova e del San Giusto d’Oro di Trieste.

Nell’aprile 2007, l’Università di Palermo gli ha conferito la laurea honoris causa in Architettura. Il 13 novembre 2012, ricevette dall’Università di Cagliari la laurea honoris causa in Lingue moderne.

Inoltre negli ultimi decenni gli sono state dedicate molte mostre: a New York, a Milano, a Rovereto, a Trieste, a Urbino, a Roma, a Lugano e a Chiasso.

Gli ultimi progetti

Lo sdoganatore del «kitsch» lo scorso 13 gennaio aveva inaugurato alla Triennale di Milano una sua mostra di dipinti: quindici nuove tele realizzate solo lo scorso anno. Durante l’inaugurazione aveva detto: «Ho sempre nuovi progetti, se no sarei già morto. Riguardano soprattutto la pittura, la mia grande passione. Anche se è pittura per modo di dire: come artista non posso considerarmi riuscito in maniera assoluta. Come critico no, ma come pittore sono stato sempre un dilettante»

Non c’è stato territorio che il critico non abbia esplorato, sempre con la sua irriducibile curiosità, innata eleganza e  soprattutto con l’ostinazione di un giovane, seppur di 107 anni.