Un lockdown d’oro per il gioco online: aumentano gli accessi, ma non decolla il fatturato

Il lockdown generale che ha imbavagliato l’Italia, come è noto, ha prodotto sul mondo del gioco due conseguenze. La prima, immediata ed evidente, il blocco totale del gioco fisico: sono state chiuse sale scommesse, da bingo, tutte le attività da gioco. Ovviamente è compreso anche il lockdown dell’ADM sui concorsi a lotteria.

La seconda conseguenza, invece, è rappresentata dall’aumento del gioco online che, nel bimestre marzo-aprile, ha aumentato il suo bacino. In particolare, casinò online, poker ed eSports hanno preso il sopravvento, candidandosi a vero motore di traino della filiera per un futuro incerto ma che, per il 2020, appare quantomai segnato. Aumento che però non si è tradotto in alcun incremento di fatturato. E qui aleggiano gli spettri dell’altra filiera, quella del gioco illegale.

La denuncia di Marasco

Ha fatto il punto sulla situazione il presidente dell’Associazione LoGiCo, Moreno Marasco in una intervista alla Stampa. Il numero uno dell’associazione, che rappresenta la grande maggioranza degli operatori di gioco, ha illustrato nel dettaglio i dati, facendo sua la denuncia della Polizia circa le ombre del gioco illegale sul mancato decollo del fatturato del gioco online legale. Seppur ci sia stato un aumento, in termini di fatturato, secondo Marasco “non vi è stata alcuna crescita significativa”.

Cosa significa questo? Lasciare alla mercé dell’illegale migliaia di utenti. Il gioco legale prevede l’apertura di regolari conti di gioco, rispetto della normativa e assenza totale di pubblicità. Tutti punti non garantiti dalle piattaforme non autorizzate sul mercato italiano.

L’importanza del gioco online legale

Il gioco online è una fetta importante del mercato italiano, rappresentante il 9% de suo totale. Percentuale che, secondo le associazioni, sarebbe dovuta crescere ed invece è rimasta in fase di stallo. Questo perché i giocatori hanno cominciato, da un lato, a spendere di meno, dall’altro ad esplorare mercati alternativi, privi di qualsivoglia tipo di certificazione ed esclusi dalla vigilanza dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In una situazione sempre più frastagliata, il gioco online legale è rimasto l’unico presidio di legalità a tutela dei giocatori.

Come ultimo baluardo a difesa della legalità, i casinò online anche nei due mesi di lockdown hanno fatto il loro lavoro, garantendo sicurezza e responsabilità agli utenti e concedendo loro una serie di benefici per giocare in tutta sicurezza sulle proprie piattaforme: i bonus senza deposito sono una delle tante iniziative intraprese dai casinò online per sostenere il segmento legale del mercato.

Tornando a Marasco, non mancano parole sul Decreto Dignità, in vista di una revisione sul divieto di pubblicità che al momento rende impossibile la distinzione tra gioco legale e illegale. Si sa d’altronde che il proibizionismo, storicamente, ha sempre fallito quando utilizzato come soluzione. E le mafie, altrettanto vero, l’hanno sempre saputo sfruttare per i loschi affari che, dal riciclo di denaro, partono dall’Italia e si estendono a tutto il mondo. Non è ora, tuttavia, il momento per parlare del Decreto Dignità ma l’auspicio è che si torni ad una situazione quantomeno simile a quella di due anni fa, con “una seria disciplina, che regoli la qualità degli spot, per l’interesse di tutti”.