Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, “avvocato difensore del popolo italiano”, come lui stesso ama definirsi, è uno dei tre candidati che concorrono alla cattedra di diritto privato all’Università La Sapienza di Roma, lasciata vuota dal professor Guido Alpa, ex collega e maestro di Conte andato in pensione.
La domanda per ottenere l’incarico di docenza, in realtà, è stata presentata nel mese di febbraio, prima delle ultime elezioni politiche, quando Giuseppe Conte ancora non ricopriva la carica di Presidente del Consiglio. Si trattava di un concorso per titoli rivolto a professori ordinari, come lo è stato fino a giugno Conte all’Università di Firenze, e il curriculum e le pubblicazioni del Premier avevano già superato una prima fase di selezione da parte della commissione esaminatrice. Adesso, lunedì prossimo 10 settembre, si dovrà sostenere il colloquio in lingua inglese.
E’ stato lo stesso Conte a confermare la veridicità della notizia:
A inizio anno si era avviata una procedura di trasferimento all’università di Roma, alla Sapienza. Confesso che feci domanda anche perché, avendo un bambino piccolo, ero interessato al trasferimento.
Il conflitto di interessi sollevato dalle opposizioni
La notizia che il Presidente del Consiglio in carica è anche in corsa per la cattedra di un’università pubblica ha suscitato un mare di polemiche e immediate e forti sono state le reazioni politiche: può essere imparziale una selezione che vede tra i suoi candidati il capo del governo?
La deputata del Pd, Alessia Morani, scrive su twitter: “Un premier a mezzo servizio che tratta il governo del Paese come un dopolavoro. Conte concorre per una cattedra universitaria in conflitto di interessi?“. Sempre in casa Pd, Simona Malpezzi aggiunge: “Immaginatevi Macron o la Merkel che vengono scoperti nel tentativo di farsi assumere da una università pubblica il cui finanziamento dipende anche dal loro stesso governo. Quale sarebbe la loro reazione?” e Matteo Renzi ironizza: “Adesso abbiamo capito perchè Conte era assente al primo consiglio dei ministri: studiava per l’esame di inglese all’Università”.
La decisione finale di Giuseppe Conte
Ecco che in serata è arrivata la decisione finale da parte del Premier che, forse sorpreso dal fatto che la notizia sia trapelata all’esterno con un clamore mediatico fortissimo, o consapevole che la partecipazioni ai concorsi di persone che potrebbero trovarsi in conflitto di interessi è vietata dalla legge, ha deciso di non presentarsi all’esame di lunedì, ritirando di fatto la propria candidatura:
La mia nuova veste e gli impegni istituzionali assunti mi impongono di riconsiderare questa mia domanda di trasferimento.