Sono 29 i morti ora ufficiali della valanga che una settimana fa ha ricoperto l’Hotel Rigopiano in Abruzzo. Ieri sera poco dopo le 23.00 sono stati tirati fuori gli ultimi due corpi senza vita e la speranza di un ulteriore miracolo è finita.
I soccorritori hanno fatto di tutto per cercare di salvare quante più vite umane lavorando incessantemente giorno e notte per una settimana, ma la neve e le macerie hanno avuto la meglio su queste 29 vittime innocenti. Gli ultimi 18 corpi senza vita sono estratti tra martedì e mercoledì dopo averli individuati tutti in un unico ambiente a inizio settimana. L’ambiente dove sono stati ritrovati era quello del bar e i vigili del fuoco c’erano riusciti ad arrivare passando attraverso le cucine che erano rimaste intatte.
E però nell’ambiente miracolosamente intatti non è stato trovato nessuno e la speranza di trovare ancora qualcuno in vita è venuta meno anche perché come hanno spiegato gli stessi caschi rossi: “Sapevamo bene che stavano per lasciare l’albergo e dunque erano tutti radunati da un’altra parte. Però magari qualcuno era tornato indietro, o si era attardato per qualche motivo in cucina. E se fosse stato così si sarebbe forse salvato”. E invece così non è stato perché arrivati al bar si ci è trovati dinanzi a una situazione davvero difficile con 4 piani venuti giù e schiacciati l’un sull’altro.
Le ricerche sono state sospese già questa notte e la meritoria opera dei soccorritori che hanno comunque messo in salvo diverse vite umane è terminata sul Gran Sasso, ora dovranno essere gli inquirenti a spiegare e a dare le motivazioni a quello che è successo all’Hotel Rigopiano.
