Foggia, Incendio al Ghetto di Rignano: 2 Morti

Un incendio ha provocato la morte di due migranti, provenienti dal Mali, nel “gran ghetto” tra San Severo e Rignano Garganico, in provincia di Foggia. Gli uomini si trovavano nel villaggio di capanne, allestito da tempo nelle aree di campagna, che dall’1 marzo era in fase di sgombero. Le vittime, dunque, erano tra quelli che non avevano voluto abbandonare “il ghetto”, nonostante l’ordinanza di lasciare il posto.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il rogo sarebbe esploso intorno alle una di notte per cause ancora ignote. Di sicuro le bombole del gas usate dai presenti nella baraccopoli sono scoppiate in maniera molto rapida. “L’incendio è stato troppo violento ed improvviso. Quindi non si esclude che possa essere stato appiccato da qualcuno”, ha spiegato un vigile del fuoco accorso sul luogo della tragedia.

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LA PROTESTA DEI MIGRANTI NEL GRAN GHETTO

Proprio nella giornata di ieri, alcuni migranti avevano protestato nei confronti dello sgombero ordinato dalla Dda della Bari nell’ambito delle indagini, avviate nel marzo del 2016, che hanno scoperto delle infiltrazioni criminali dietro la gestione di quello che è diventato famoso come il “Gran Ghetto di Rignano”, dove hanno trovato spesso alloggio i lavoratori stagionali impiegati nei campi pugliesi. Non è certo la prima volta che nella baraccopoli si verificano degli incendi: dal 2012 ce ne sono stati almeno sette. Ma quello di questa notte è stato il più grave.