Un incendio si è sviluppato intorno alle 2 di notte di lunedì 20 maggio nella sede della polizia municipale locale di Mirandola, in provincia di Modena. Nel rogo sono morte due persone, un’anziana di 80 anni e la sua badante di 74 anni, mentre altre venti persone sono rimaste ferite, tra cui il marito della vittima e altre tre persone rimaste gravemente intossicate.
Ad appiccare l’incendio, presumibilmente di natura dolosa, sarebbe stato un giovane straniero, forse originario del Marocco, che ha agito per vendetta o per ritorsione contro un provvedimento della municipale nei suoi confronti. Il ragazzo è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di furto e danneggiamento a seguito di incendio.
Incendio Mirandola: arrestato autore dell’incendio
Secondo le prime ricostruzioni, il ragazzo si sarebbe introdotto negli uffici della sede della polizia municipale per rubare alcuni oggetti, per poi appiccare il fuoco e darsi alla fuga. È stato bloccato dai carabinieri di Carpi a una ventina di metri dallo stabile mentre scappava. Con sé aveva un accendino e un berretto della polizia municipale che aveva rubato nella sede dei vigili urbani.
Sulla vicenda interviene il ministro dell’Interno Matteo Salvini che su Twitter ha scritto:
Arrestato giovane immigrato nordafricano per il rogo che ha devastato la sede della Polizia locale di Mirandola: due morti, decine di feriti e intossicati. Una preghiera e un abbraccio alle famiglie delle vittime. Altro che aprire i porti! Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: A CASA tutti!
Altro che aprire i porti, come vuole la sinistra, io lavoro per fermare e mandare tutti a casa questi delinquenti. E se minorenne non mi interessa, deve pagare fino in fondo per la sua bestialità. Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: a casa tutti, con la Lega si può!”.
Azzerare l’immigrazione clandestina, in Italia e in Europa, è un dovere morale: A CASA tutti!
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) May 21, 2019