Incredibile il caso degli inceneritori in Sicilia sollevato da Le Iene nel servizio video realizzato da Dino Giarrusso, che quando è andato a chiedere spiegazioni al presidente Crocetta è stato letteralmente placcato dalla scorta e nel mentre l’ex sindaco di Gela fugge da una possibile intervista su un caso spinoso.
Non può che essere designato in questo modo l’incubo che per anni ha vissuto e sta ancora vivendo Gioacchino Genchi, alto dirigente della Regione Sicilia per la salvaguardia dell’ambiente, a capo del settore chimico. Nel 2006 Genchi aveva dato parere negativo alla costruzione di 4 inceneritori in Sicilia (a Palermo, Casteltermini, Paternò e Augusta) a causa dei rischi ambientali che ne sarebbero derivati.
Così facendo, Genchi si è reso inviso alle più alte cariche della regione e così è stato delegittimato del suo ruolo ed è stato pagato per anni con i soldi dei contribuenti per non fare assolutamente nulla (si recava in ufficio e letteralmente stava senza far nulla): ovviamente tutto ciò ha portato per Genchi un ammanco economico molto ingente.
La situazione diventa ancor più incredibile quando entra in scena il presidente Lombardo, che nel 2011 avalla qualcosa di incredibile: ogni dirigente della Regione Sicilia viene valutato anno per anno, e con un punteggio di 50 o superiore scatta la conferma automatica, essendo questo tipo di valutazione ritenuta positiva. Genchi fu valutato con un punteggio 58, ma la delibera della giunta ritenette questa valutazione negativa, e venne perciò messo alla porta.
L’unico che può risolvere la situazione è proprio l’attuale presidente Rosario Crocetta. Dino Giarrusso de Le Iene lo intercetta al telefono, ma dopo qualche secondo Crocetta preferisce riattaccare e non rispondere più. Giarrusso allora lo raggiunge a Napoli, ma viene placcato dalla scorta in maniera violenta e non riesce a parlare con il presidente, anche se a distanza gli urla di ammettere che 58 è maggiore di 50. Lo stesso Crocetta, poi, su Facebook attacca Le Iene distorcendo la verità dei fatti: una vicenda che non è affatto conclusa.