Perquisizioni a tappeto della Guardia di Finanza a Firenze e in altre città italiane nell’ambito dell’inchiesta avviata dalla Procura fiorentina sulla Fondazione Open, costituita in precedenza per sostenere le iniziative di Matteo Renzi. Tra i vari reati contestati a vario titolo riciclaggio, traffico di influenze, autoriciclaggio e finanziamento illecito. In più la procura procede anche per reati in violazione della legge sul finanziamento dei partiti politici.
Obiettivo delle indagini è chiarire i rapporti tra la fondazione Open e i suoi finanziatori. Sono state oltre una ventina le perquisizioni effettuate dalla Guardia di Finanza, estese anche a case e uffici di finanziatori di Open.
Le Fiamme Gialle sono alla ricerca carte di credito e bancomat messi a disposizione di parlamentari, oltre che delle documentazioni relative a ipotetici rimborsi spese versati dall’ex fondazione del leader di Italia Viva ad alcuni parlamentari.
Inoltre l’avvocato Bianchi, all’epoca presidente di Open, risulta indagato per traffico di influenze illecite tra il 2016 e il 2018. Il legale ha spiegato infatti che la perquisizione eseguita nei confronti del suo assistito “è un’integrazione della precedente perquisizione effettuata nel settembre scorso”, aggiungendo che “la perquisizione viene eseguita in relazione alle sole ipotesi di reato di finanziamento illecito e traffico di influenze illecite, e non di altri reati come in maniera malevolmente suggestiva è stato comunicato da alcuni quotidiani”.
Inchiesta Open: cosa è
La fondazione Open è stata attiva dal 2012 al 2018 e ha sostenuto anche le convention della Leopolda. Inizialmente era nata sotto il nome ‘Big Bang’, per avere a disposizione un contenitore che, dal punto di vista giuridico, potesse ottenere le donazioni dei finanziatori privati.