L’esplosione in una base militare ha colpito un missile nucleare: registrate radiazioni 20 volte superiori alla norma
Le autorità russe hanno finalmente fornito una parziale ricostruzione sull’incidente che ha coinvolto un missile nucleare a Nyonoksa, località dove insiste una base militare. Il bilancio ufficiale sale a 5 morti e 3 feriti, incrementato rispetto ai precedenti comunicati. I morti ed i feriti sarebbero tecnici civili della Rosatom, l’agenzia russa per il nucleare. Tuttavia il timore è che le vittime siano molte di più: alcuni specialisti ritengono che non siano state conteggiate le eventuali vittime militari.
Il comunicato della citata azienda parla di un incidente avvenuto “durante i lavori d’ingegneria e manutenzione tecnica delle fonti isotopiche nel motore a propellente liquido”, quest’ammissione rende indubitabile il fatto che si tratti di un motore che sfrutta l’energia nucleare.
Incidente nucleare Russia, la denuncia di Greenpeace
Il sito militare dove vengono testati missili di diverso tipo, tra cui quello coinvolto nell’esplosione, si trova a 30km dalla città di Severodvinsk, la quale conta 185mila abitanti. In città è scoppiato infatti l’allarme, anche se i bollettini ufficiali parlano di nessun pericolo per la salute degli abitanti. Tuttavia alcune rilevazioni effettuate da Greenpeace Russia hanno registrato un incremento di 20 volte i valori consentiti per le radiazioni.
Incidente nucleare: paura della popolazione per le radiazioni
L’allarme è evidentemente stato recepito dalla popolazione dato che sono andate a ruba nelle farmacie della zona pillole di Iodio, necessarie a non far assorbire al corpo le radiazioni. La stima è comunque da non ritenersi ufficiale: per questa ragione la stessa Greenpeace ha chiesto alle autorità di fornire una stima esatta delle radiazioni per stabilire il profilo di eventuali danni per la salute.
Ad ogni modo se le radiazioni sprigionate dovessero essere state così copiose, le autorità norvegesi – sempre secondo Greenpeace – potrebbero dare stime più o meno indicative. Evidentemente le associazioni ambientalistiche locali hanno timore che si possa tentare un insabbiamento, proprio come avvenì per il terribile incidente di Cernobyl.
La dimostrazione della motivata paura della popolazione è data dal gran numero di speculatori che tentano di vendere sui social rimedi naturali per combattere le radiazioni. Il mondo, quindi, torna a preoccuparsi per lo sprigionamento di radiazioni potenzialmente dannose per l’uomo in una vasta area che parte proprio da Severodvinsk.