Indigestione occasionale: da cosa è causata e rimedi naturali

pancia gonfia

Sappiamo che l’indigestione ha molte cause ma la più comune è mangiare troppo o troppo in fretta, e fin qui è semplice. Generalmente l’indigestione la riconosciamo per, bruciore, senso di gonfiore, acidità, dolore addominale, pesantezza, nausea, flatulenze.

L’indigestione è chiamata scientificamente dispepsia occasionale, se si soffre occasionalmente o quasi mai. Dispepsia ricorrente, quando si presenta più spesso o con una frequenza più alta del solito (cronica). Infine la dispepsia funzionale ricorre quando si soffre senza una causa specifica a stomaco vuoto, dopo ogni pasto o spuntino.

Tenendo in conto che ognuno di noi può presentare sintomi diversi e sopratutto conoscendo le circostanze del momento che potrebbero essere causa di stress, lavorative, studio, emotive, ambientali, geografiche, fuso orario ecc.

Sintomatologia dell’indigestione

La Dispepsia occasionale, è molto molesta ma facile da gestire, basta una puntina di bicarbonato o un bicchiere d’acqua gassata, sbucciare una patata media e metterla in frullatore e bere il succo o ovviamente nel peggiore dei casi, chiedere consiglio in farmacia.
Dispepsia ricorrente, essendo più frequente e non trovando sollievo con i nostri suggerimenti naturali e meglio chiedere consiglio a un specialista (Gastroenterologo).

Dispepsia funzionale, essendo quasi sempre funzionale va sempre tenuta sempre sotto controllo medico.

Principali cause dell’indigestione

La causa principale del nostro problema è quasi sempre per il cibo. Più cibo mangiamo, più succhi gastrici produciamo, più liquidi ingeriamo a pasto, meno enzimi digestivi avremo, e più cibo mal masticato e meno digerito ci troveremo nel nostro stomaco. Il senso di gonfiore, lo da la quantità di cibo ingerito che causa la dilatazione delle pareti dello stomaco. Il senso di bruciore, lo da la quantità di succhi gastrici prodotti e il tempo che essi sono in contatto con le mucose gastriche.

Se la pressione nello stomaco dei succhi gastrici è troppa, causerà l’irritazione del “cardias” che è lo sfintere che separa lo stomaco del esofago, causando delle piccole aperture involontarie producendo il reflusso gastroesofageo, ritorno del succhi gastrici causando l’acidità. Tutto questo è accentuato in individui che fumano, utilizzano farmaci, droghe, alcool, vita frenetica, stress o diete sbagliate.

Come combattere l’indigestione occasionale?

Normalmente ci accorgiamo della mancata digestione perché cominciamo a percepire pesantezza, acidità, gonfiore, nausea, aerofagia e si può arrivare ad avere brividi, freddo, sudorazione, cali di pressione o mal di testa.

Una soluzione: il caffè digestivo

Il caffè, come da tradizione, viene servito dopo i pasti per le sue apprezzate qualità digestive in quanto le sue sostanze amare stimolano la produzione dei succhi gastrici e della bile importanti per la digestione. In più la caffeina stimola il sistema nervoso centrale e attenua la sonnolenza post-prandiale.

A volte, quando il pasto diventa più pesante e le portate numerose, il caffè può non bastare ed è utile “rinforzare” le sue proprietà digestive con piante che da sempre vengono utilizzate per combattere i disturbi della digestione difficile (senso di “pesantezza dello stomaco”, flatulenza, affaticamento)

Ingredienti
  • CAFFÈ  IN GRANI QB. per riempire una moka di 3 tazze
  • CANNELLA una stecca da 2 cm
  • ANICE STELLATO 3 semi
  • ANICE 1 cucchiaino
Preparazione

Macinare col macina – caffè i quattro ingredienti avendo prima cura di spezzettare la cannella e sgranare l’anice stellato.

Riempite la moka come al solito, evitando di pressare la polvere ottenuta. Aspettate che il caffè aromatizzato esca e dolcificatelo con pochissimo zucchero di canna integrale. Bevetelo dopo i pasti “importanti”.

Una variante

Per chi non avesse il macina- caffè, può preparare diversamente il caffè digestivo usando il caffè in polveree un decotto molto concentrato di cannella, anice stellato e anice al posto dell’acqua che si usa per riempire il serbatoio della moka.