Non c’è pace per l’Indonesia, ancora colpita da un’ulteriore calamità naturale.
Dopo terremoti e lo tsunami, l’isola di Sulawesi è stata colpita da un’eruzione del vulcano Monte Soputan.
L’imponente vulcano, situato all’estremità settentrionale dell’isola ha eruttato formando una colonna di fumo e cenere che ha raggiunto i 6 chilometri di altezza.
Le autorità allertano la popolazione e consigliano di evitare l’area fino a 6,5 chilometri a sudovest del vulcano.
Di seguito le immagini sconcertanti prese da Youtube della vastità di fumo e cenere:
LA SITUAZIONE ATTUALE
Il dato sconcertante è quello relativo al numero di morti causati dal sisma e dallo tsunami: 1.374 e 113 dispersi.
Un bilancio che lascia poca speranza.
Willem Rampangilei, il capo dell’agenzia nazionale per i disastri ha dichiarato:
“Ci sono ancora alcuni corpi sotto le macerie. Non sappiamo quanti, ma la nostra priorità è trovare e salvare persone ancora vive.”
I soccorritori sostengono che sotto le macerie dell’Hotel Roa-Roa di Palu ci siano almeno 60 persone ancora da salvare, nonché in un centro commerciale e in un ristorante nella zona di Balaroa.
Gli stessi soccorritori si sono dati tempo per le ricerche fino a venerdì, in quanto, dopo quella data, sono certi di non trovare più persone vive sotto le macerie.
I luoghi su cui si sta lavorando sono parecchi e, in queste circostanze, il tempo e le persone a disposizione non sembrano mai abbastanza.
L’Onu sostiene che le persone attualmente in gravi situazioni e che necessitano di aiuto sono all’incirca 200mila, tra cui migliaia di bambini.
66mila gli edifici crollati e intere aree ancora non raggiunte dalle autorità di soccorso.
La situazione però è in netto peggioramento anche a causa dei saccheggi nei negozi, i quali causano controversie tra polizia e residenti.
Hadi Tjahyanto, il maresciallo dell’areonautica, ha inviato ulteriori militari per sorvegliare infrastrutture, depositi di carburante, banche, il locale aeroporto ed impedire lo sciacallaggio.