“Vigliacchi, mi fate schifo. Dovete morire” Parole pesanti e dure come macigni quelle rivolte agli agenti della Polizia durante un corteo contro CasaPound giovedì scorso a Torino. E il fatto che siano le parole di una maestra delle elementari, Lavinia Cassaro, in prima fila al corteo con una bottiglia di birra in mano e il cappuccio calato sul volto, sconvolge ancora di più.
Nessuna marcia indietro dell’insegnante: “Non auguro davvero la morte a nessuno ma ero arrabbiatissima. Ho detto quello che pensavo ma è stato travisato”. Alle parole della maestra violenta si contrappongo varie testimonianze di parenti e figli di poliziotti e carabinieri: “Vorrei mai più manifestazioni che incitano violenza” dice in una lettera carica di amore Miki Fezzuoglio, 12 anni, figlio del carabiniere ucciso a Bella, Donato Fezzuoglio: “chi parla dovrebbe evitare parole che uccidono quanto quel proiettile di kalashnikov sparato alle spalle di quel carabiniere che per me voleva un mondo a colori“.
Il Miur propone il licenziamento e le parole del ministro Fedeli
La questura di Torino intanto ha trasmesso una informativa in procura sul caso. Per la docente si prospetta il licenziamento. La sanzione è stata prospettata “in considerazione della gravita’ della condotta tenuta dalla docente”.
Il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, dice: “è inaccettabile ascoltare dalla voce di una docente parole di odio e di violenza contro le Forze dell’Ordine. E a maggior ragione da una insegnante, il cui ruolo è non solo quello di trasmettere nuovi saperi e nuove competenze, ma anche quello di educare le nuove generazioni ai valori della legalità.”
L’ultima spiaggia della società
Le opinioni sui social nel frattempo si dividono anche se sembra prevalere la preoccupazione nei confronti di un’educatrice che si lascia andare a questo tipo di violenza verbale. Insegnanti contro poliziotti è forse davvero l’ultima spiaggia di una società che ha perduto tutto
. Dove sono i valori, l’attaccamento alla nazione e il rispetto per le istituzioni? Perché dimentichiamo che sotto la divisa ci sono delle persone?