Correva l’anno 1993, era precisamente il 27 febbraio, quando una ragazzina di diciotto anni cantava di un certo Marco che se n’era andato e che non tornava più. Tra treni delle sette e trenta, banchi di scuola vuoti, cuscini stretti tra le lacrime e compiti d’inglese e matematica, partiva il successo internazionale di Laura Pausini.
Da Solarolo a Sanremo il passo è breve, anche se in realtà i due comuni distano la bellezza di quattrocentosettantaquattro chilometri l’uno dall’altro, “distanze enormi sembrano dividerci” ma che in realtà la consegnano alla storia del Festival come vincitrice della categoria Nuove Proposte, con il brano “La solitudine”. Un pezzo cult degli anni ’90, che racconta i disagi di un’intera generazione, un manifesto adolescenziale, una canzone che negli anni è cresciuta insieme alla sua interprete, capace di riuscire a rivisitarla in diverse vesti, senza mai snaturarla.
VIDEO “LA SOLITUDINE” SANREMO ’93
LAURA PAUSINI: LE CANZONI PIU’ BELLE
Da allora più niente e nessuno è riuscito a fermare la parabola crescente di Laura Pausini, che nel corso di questi ventiquattro anni ha venduto oltre 70 milioni di dischi in tutto il mondo, realizzando dieci album di inediti, due di cover e numerosissimi singoli di successo, da “Strani amori” ad “Incancellabile”, passando per “Le cose che vivi”, “Ascolta il tuo cuore”, “Un’emergenza d’amore”, “In assenza di te”, “Tra te e il mare”, “E ritorno da te”, “Resta in ascolto”, “Vivimi”, “Come se non fosse stato mai amore”, “Invece no”, “Primavera in anticipo”, “Benvenuto”, “Non ho mai smesso”, “Bastava”, “Celeste”, “Limpido”, “Se non te”, “Lato destro del cuore”, “Simili” e tanti altri brani che compongono il ricchissimo firmamento della sua discografia.
LAURA PAUSINI: CARRIERA IN BREVE
Sintetizzare la carriera di un artista di tale portata non è poi così semplice, si rischia di tralasciare dettagli o avvenimenti importanti. Più che una lista di premi, di record o primati, è fondamentale raccontare chi è Laura Pausini attraverso la sua musica. Musica che accompagna la vita del suo pubblico, pubblico che continua a determinare il suo successo, successo che l’ha resa oggi la regina della musica italiana.