Notte di tensione in Libia. I ribelli, in tarda notte, hanno annunciato di aver eseguito un colpo di Stato ai danni del governo libico e di circondare le sedi governative di Tripoli. La notizia è stata subito confermata da Al Arabiya e Sky News araba.
A progettare ed eseguire il golpe sarebbe stata la Brigata 301, attiva dalla rivolta contro Gheddafi e facente funzioni di polizia in diverse città libiche. Non è ancora chiaro, però, se ci sia stato veramente un colpo di Stato dato che l’entourage del presidente Al Sarraj ha fatto sapere che la situazione è pienamente sotto controllo.
Si leggeva nelle prime ore della mattina da fonti governative:
“La situazione di sicurezza nella capitale è sotto controllo, Queste informazioni sono destituite di qualsiasi fondamento e hanno come scopo quello di destabilizzare la capitale“
Secondo il Ministero dell’Interno si tratterebbe semplicemente di “rivolte di piazza e blocchi di piazze”. Alcune agenzie di stampa non escludono che sia stata occupata anche la televisione statale.
Come si legge su La Repubblica che interpella alcuni osservatori locali:
“L’operazione non è un golpe o un atto di ribellione, ma è come un cambio negli equilibri militari di chi controlla la città”
Libia nel caos, trafficanti sparano su migranti
Apparentemente non collegato al presunto golpe arriva anche la notizia di spari su migranti in fuga da un centro detentivo. Come riporta Medici Senza Frontiere, presso i propri ospedali sarebbero arrivate più di 100 persone colpite da arma da fuoco.
"Arbitrary detention cannot be a solution"#Libya: Survivors tell us at least 15 people died after escape attempt and many were wounded. Around 40 people (mostly women) were unable to escape and remain in captivity. https://t.co/zdRWtfsjRC
— MSF International (@MSF) May 25, 2018
I sopravvissuti alla sparatoria, sempre secondo MSF, avrebbero raccontato che almeno 15 persone sono morte sul colpo e più di 40 disperse nella fuga.