Questa mattina non si è fatto altro che parlare della manifestazione che ha affollato Piazza Maggiore di Bologna ieri 14 Novembre. Nonostante il freddo ed il maltempo, circa 13000 persone si sono riunite nella pizza simbolo di Bologna per protestare contro l’evento elettorale di Matteo Salvini in Emilia-Romagna.
Più che i risultati della manifestazione, è originale il modo in cui i manifestanti si sono riuniti spontaneamente e quale fosse lo scopo vero della manifestazione. In questi giorni un evento Facebook del tutto originale ha iniziato a circolare sulle bacheche degli utenti bolognesi e non solo.
Sardine contro salvini.
Bologna non si lega! pic.twitter.com/qrKoP6TYAu— bob tridattilo (@bonfigliolimas2) November 12, 2019
L’evento “6000 Sardine contro Salvini” era in origine un Flash Mob: l’obiettivo era riempire il cosiddetto Crescentone, ovvero la parte leggermente rialzata di Piazza Maggiore con almeno 6000 partecipanti, che dovevano rimanere stretti tra di loro come sardine.
#Bologna resiste, spontaneamente: 6000 sardine in Piazza Maggiore ❤️#bolognanonsilega pic.twitter.com/tVelYGQSCk
— Claudia Gagliardi (@GagliarClaudia) November 14, 2019
Il numero dei partecipanti auspicato è stato stabilito come per gioco: 5700 è la capienza del palazzetto di Bologna dove Salvini ha tenuto il suo comizio (che, tra l’altro, in parte è andato vuoto). Superare quota 6000 significava superare simbolicamente i sostenitori salviniani.
Gepostet von 6000sardine am Donnerstag, 14. November 2019
In realtà, poi, le cose sono andate diversamente. È stato riempito non solo il Crescentone, ma tutta la piazza. Una delle caratteristiche della manifestazione, oltre ai simpatici cartoncini a forma di sardina, è stata la mancanza di simboli partitici, nonostante poi le immagini siano state ricondivise dai principali partiti di centro-sinistra.
Chi sono quindi gli organizzatori della riuscitissima manifestazione?
Le storie degli organizzatori della manifestazione sono altamente interessanti. I quattro sono normali ragazzi sulla trentina provenienti o facenti parte del mondo universitario. Mattia Santori, Roberto Morotti, Giulia Trappoloni e Andrea Garreffa, attualmente non appartenenti a partiti politici, ma comunque molto attivi in campo sociale, sono riusciti con un semplice evento ad organizzare una delle manifestazioni spontanee più riuscite di questi tempi.
Manifestazione Bologna: la reazione di Salvini
Le prime dichiarazioni di Salvini dopo la manifestazione di Bologna hanno colpito particolarmente i giornali, in particolare Repubblica e Corriere visto che “in homepage hanno solo le contromanifestazioni”. Al suo pubblico al Paladozza ha invece detto:
Siamo l’unico caso giornalistico al mondo in cui siete in migliaia qui dentro, ma non esistiamo: esistono quelli contro (…) dico a questi giornalisti: andate avanti così, ci fate vincere. Più fate finta di niente, più gli emiliani aprono gli occhi (…) Preferisco cinque righe su un quotidiano locale del territorio che un paginone su un giornalone nazionale che non legge nessuno
Intanto, ben distante da Piazza Maggiore, c’è stata un’altra piccola contromanifestazione degli oppositori che hanno cantato “Bella Ciao” fuori dal palazzetto.