Marco Masini, Spostato di un secondo | Testo Canzone Festival Sanremo 2017

Marco Masini ha scelto per il Festival di Sanremo 2017 il brano “Spostato di un secondo”, composto dallo stesso interprete toscano  con Zibba e Diego Calvetti. Ecco il testo della canzone.

Da martedì 7 febbraio potremo ascoltare il pezzo che rappresenta l’ottava partecipazione sanremese dell’artista lanciato proprio da Sanremo Giovani nel 1990, quando vinse con “Disperato”. Il brano proposto quest’anno anticipa il suo nuovo omonimo disco di inediti “Spostato di un secondo”, la cui uscita è prevista per il prossimo 10 febbraio. Di seguito il testo del brano riportato dal settimanale TV Sorrisi e Canzoni.

Spostato di un secondo | testo

di M. Masini, S. Vallarino, D. Calvetti

Mi sono incontrato a cinque anni cadendo
e ho scoperto che cadere fa male
nel primo schiaffo ho capito il pianto
e che se è non strettamente vitale non si deve rubare
ho scoperto che l’amore è un’arte da capire
e l’ho scoperto così semplicemente amando
che tutto cambia mentre lo stai vivendo
e che alcune cose si allineano a stento
si allineano a stento

Un’altra volta indietro e ritrovarmi nudo
e ritrovar la voglia di riempire ogni vuoto
e fare tutto di nuovo, fare tutto di nuovo
di nuovo
un attimo dopo

E adesso vorrei sapere
come sarebbe il mondo
se tutto quanto fosse
spostato di un secondo
adesso ti vedrei
scegliere di restare
e invece te ne vai
e io, io ti lascio andare

Io che con la nicotina non ho fatto pace
vorrei tornare lì per non provare nemmeno
vedere da grande come diventa una voce
se non la vizi con trent’anni di veleno
io che da sempre le considerazioni
e se sei segnato è dalle tue azioni e dalle onde del mare
poi uno sconosciuto fa sentire una canzone
e riparte dal suo nome per ricominciare

E adesso vorrei sapere
come sarebbe il mondo
se tutto quanto fosse
spostato di un secondo
adesso ti vedrei
scegliere di restare
e invece te ne vai
e io, io ti lascio andare

E tornerei daccapo
nella stessa stanza
fare tutto di nuovo
a un metro di distanza
per ricadere ancora
negli stessi istanti
negli stessi posti
magari un po’ più avanti
come se fosse un altro vento
una seconda occasione
uno sguardo distante
l’altra faccia della stessa emozione
fare tutto di nuovo
an attimo dopo

E adesso vorrei sapere
come sarebbe il mondo
se tutto quanto fosse
spostato di un secondo
adesso ti vedrei
scegliere di restare
e invece te ne vai
e io, io ti lascio andare

Mi sono incontrato questa mattina cadendo
e mi stupisce ancora che cadere fa male
un altro schiaffo e ho capito il pianto
un altro schiaffo e ho capito il pianto
mi sono incontrato questa mattina cadendo
e mi stupisce ancora che cadere fa male
un altro schiaffo e ho capito il pianto
e se è non strettamente vitale non rinunciamo ad amare

Scritto da Nico Donvito

Appassionato di scrittura, consumatore seriale di musica e spettatore interessato di tutto ciò che è intrattenimento. Innamorato della vita e della propria città (Milano), ma al tempo stesso viaggiatore incallito e fantasista per vocazione.