Raffaele Marra resta in carcere: l’ex braccio destro del sindaco Virginia Raggi, indagato per corruzione, dopo tanti grattacapi procurati al primo cittadino, non lascerà la galera fino al processo. Secondo il gip, infatti, l’imputato può reiterare il reato per il quale verrà giudicato con rito immediato il 25 maggio.
Nell’interrogatorio di garanzia di oggi Marra si è sempre professato innocente e ha dichiarato che accetta di restare in carcere finchè non verranno dissipati i dubbi sulla sua colpevolezza o innocenza. Al momento, quindi, Marra resta in carcere. Ha anche raccontato dei suoi rapporti con il M5S e Virginia Raggi, ammettendo di non aver accettato subito l’incarico di vice capo gabinetto a lui proposto al tempo delle nomine della giunta dopo l’insediamento della grillina al Campidoglio.
Marra spiega così la sua situazione e rende noto cosa farà nei prossimi giorni: “Ho dato disposizioni ai miei avvocati di non presentare alcuna istanza di scarcerazione, io voglio rimanere in galera. Io devo rimanere qua fino a quando non sarò sufficientemente in grado di dimostrare la mia estraneità”. Sui rapporti coi grillini precisa: “Io conoscevo una persona del Movimento che si chiama Salvatore Romeo e perché era un mio funzionario al dipartimento Partecipazione, questo era il rapporto che avevo. Io sono una persona perbene, non sono un corrotto, non ho mai aiutato nessuno, questo deve essere chiaro”.