Fanpage in una video-inchiesta ha denunciato come le mascherine gratuite della Regione Campania non proteggano dal Coronavirus
Le mascherine fornite gratuitamente dalla Regione Campania potrebbero essere non efficaci per contenere il Coronavirus. Il governatore De Luca, già qualche settimana fa, aveva annunciato la distribuzione di un gran numero lavabili, in modo da poter imporre l’obbligo “di mascherina” anche all’esterno.
Tuttavia sono emerse alcune criticità. Dopo la polemica sulla distribuzione, a causa di furti non tutti l’hanno ricevuta, adesso un’inchiesta di Fanpage ne mette in dubbio sia l’utilità che la qualità, vista la poca trasparenza del bando di gara e delle aziende vincitrici.
Inchiesta Fanpage: perchè le mascherine della Campania non sono efficaci?
Il servizio parte con un semplice test: la mascherina appena scartata viene messa alla prova con un nebulizzatore, per simulare uno starnuto. Si vede nel video che le goccioline fuoriescono dalla mascherina, vanificandone l’azione protettiva. I cosiddetti droplets, ovvero le goccioline emesse con uno starnuto potrebbero quindi essere trasmesse ad altri.
Fanpage ha quindi verificato le credenziali delle aziende addette alle produzione. Si tratta di tre aziende campane che non si occupano direttamente della produzione, ma si limitano ad appaltare a terzi la fabbricazione e l’eventuale controllo qualità delle mascherine. Risulta quindi difficile, a quanto si vede nel servizio, avere una piena tracciabilità dei materiali ed è impossibile verificare la qualità del prodotto offerto.
Una fonte rimasta anonima, poi, parla di forti irregolarità nella produzione dei dispositivi, che non sono nè DPI nè conformi alle regole OMS (per la deroga prevista dal Decreto Cura Italia). Secondo tale fonte informata, quindi, non ci sarebbero in alcuni casi neanche i requisiti base di sicurezza.
Si attende quindi eventuale replica delle autorità che potranno smentire o correggere le affermazioni nel servizio di Fanpage.