Dopo aver perso i diritti per il prossimo triennio della Champions League, Mediaset Premium sta programmando le sue strategie per il suo futuro. Nei mesi scorsi Piersilvio Berlusconi aveva dichiarato di voler assumere un atteggiamento opportunistico nell’acquisizione dei diritti TV del calcio. In molti hanno interpretato questa dichiarazioni come il segnale di un crescente disimpegno della pay tv del Biscione, ma in realtà le cose non stanno così. Andiamo a scoprire insieme quali potrebbero essere le strategie di Premium per il futuro.
Quali strategie senza la Champions?
Lo sforzo fatto tre anni fa per ottenere l’esclusiva della Champions League non ha portato i risultati sperati a causa del rendimento delle squadre italiane che, eccezion fatta per la Juventus, non hanno mai superato gli ottavi di finale. Nonostante ciò, Premium ha presentato nuovamente un’offerta importante per il triennio 2018-2021, ma non si è riusciti a sconfiggere Sky che ha preso anche i diritti della prossima Europa League. Ricordiamo che la nuova Champions vedrà l’Italia avere quattro squadre direttamente alla fase a gironi, cosa che aumenta sicuramente il valore televisivo dell’evento, ma la mossa di Sky ha inibito la presenza di Mediaset Premium in ambito internazionale, rendendo l’asta per i diritti della Serie A ancora più interessante.
Mediaset Premium punta sul calcio italiano
L’esclusione dai principali eventi del calcio internazionale (anche i più importanti campionati europei sono esclusiva Sky o Fox) costringe Mediaset Premium a dover pesantemente puntare su ciò che offre il calcio nostrano. A fine anno ci sarà una nuova asta per i diritti della Serie A per il triennio 2018-2021 ed è lì che la pay TV digitale si gioca gran parte del suo futuro: infatti, mantenere una buona offerta sulla massima serie italiana e integrarla con Serie B e Coppa Italia in chiaro renderebbe meno impari la lotta con Sky per il predominio nel mercato delle pay TV.