Mercati finanziari: occhi puntati su oro, fondi esg e cambio euro-dollaro

L’attuale scenario mondiale porta tanta incertezza anche sui mercati finanziari. Sono ormai diversi mesi che l’inflazione continua a salire a ritmi vertiginosi e si fa fatica a fare pronostici realistici sulla guerra in Ucraina e sulle sue conseguenze. Di solito in contesti di questo tipo l’attenzione degli investitori si sposta, per lo meno in parte, sui beni rifugio: si torna quindi a parlare dell’oro e, tra le valute, del dollaro e dello yen.

In realtà il biondo metallo prezioso non ha spiccato il volo come ci si attendeva un paio di mesi fa; lo yen è in forte calo dopo le mosse del governo e della banca centrale giapponese. Chi invece va molto forte è il biglietto verde: basta osservare l’andamento del cambio euro-dollaro, che col rafforzamento della valuta statunitense continua a scendere. Ma occhio anche ai fondi ESG, su cui la guerra ed il rincaro dei settori dell’energia si stanno facendo sentire.

Entrare nei mercati finanziari con il trading online

Il mondo degli investimenti fino a pochi anni fa era riservato a professionisti del settore e a chi poteva disporre di grandi capitali. L’avvento del trading online ha completamente ribaltato le carte in tavola, permettendo anche ai piccoli risparmiatori di accedere ai mercati finanziari. Nel corso degli anni sono stati fatti degli enormi passi in avanti per quanto riguarda l’attività di trading, sia a livello normativo che a livello tecnologico.

Le attuali piattaforme sono nettamente più stabili e molto più intuitive rispetto al passato ed anche i depositi minimi per iniziare sono alla portata di tutti: ci sono broker che permettono di investire anche con soli 10 euro. Ma questa facilità di accesso non deve far dimenticare che il mondo degli investimenti online è molto complesse e richiede quindi che l’utente si formi in modo adeguato per ridurre al massimo i rischi. A questo proposito, la guida e gli approfondimenti di e-conomy.it, sito di riferimento nel settore delle negoziazioni digitali, rappresentano un ottimo punto di partenza per gli aspiranti trader che hanno la necessità di acquisire le competenze di base per iniziare ad investire in autonomia.

L’andamento dell’oro, il bene rifugio più amato

L’oro viene considerato il bene rifugio per eccellenza. Ci si attendeva che la corsa dell’inflazione ed i timori collegati alle conseguenze della guerra tra Russia ed Ucraina spingessero le persone a mettere al riparo i loro capitali investendo proprio in oro. Osservando il grafico infatti è possibile notare una crescita della quotazione che parte a metà febbraio e tocca il suo picco l’otto marzo; dopo però c’è stata una flessione e poi un trend altalenante che però non è mai uscito da un range molto ristretto.

In queste ore addirittura si sta registrando un lievissimo calo: nel momento in cui scriviamo, il lingotto con consegna immediata viene valutato 1.861 dollari all’oncia. Fanno un po’ impressione le difficoltà dell’oro mentre altri metalli (quelli che vengono solitamente definiti metalli di base) nei giorni passati hanno registrato delle performance incredibili: si pensi per esempio ai picchi di marzo segnati dal ferro, dal rame, dallo stagno e dal cobalto.

Fondi ESG e cambio euro-dollaro: cosa sta accadendo?

I fondi ESG, ovvero Environmental, Social and Governance permettono di effettuare investimenti sostenibili perché includono titoli e strumenti che incorporano valori quali il rispetto dei diritti umani, la riduzione delle emissioni, la trasparenza nelle decisioni, l’inclusione e così via. Il cosiddetto mercato green è in crescita da più di un decennio, ma gli ultimi mesi, tra guerra, rincari di materie prime ed energia e rialzi dei tassi, hanno portato i fondi ESG ad un deflusso importante.

Chi invece non sembra mostrare segni di cedimento è il dollaro, a differenza dell’euro che continua ad essere bersagliato dalle vendite. Nelle ultime sedute il biglietto verde ha toccato il suo massimo degli ultimi cinque anni nei confronti della nostra moneta unica. Va detto che il cambio euro-dollaro in queste ore ha cercato un recupero, ma senza riuscire a staccarsi da quota 1,06. La sensazione quindi è che il trend principale sia destinato a rimanere negativo ancora per un po’.