La lunga giornata europea sul tema dei migranti ha sortito dei primi e molto piccoli passi verso l’Italia: infatti, è stato proposto un piano d’azione in cui i Paesi europei si impegnano ad aiutare l’Italia nei rimpatri degli irregolari e per favorire i ricollocamenti dei profughi. Inoltre l’UE si impegna ad aumentare gli investimenti nel Fondo per l’Africa, ma esorterà Paesi come Tunisia e Libia ad allestire di aree di salvataggio sulle proprie coste.
Piano UE per i migranti
Come detto, a livello economico il contributo all’Italia sarà di 35 milioni di euro, una cifra non altissima che però non è disprezzabile. Anche la collaborazione materiale per la gestione della crisi non è un granché: infatti, oltre al supporto nelle espulsioni degli irregolari, vi è solo un timido accenno al ricollocamento dei profughi tra i Pesi dell’Unione. Molto positivo e l’investimento nel Fondo per l’Africa poiché ogni aiuto concreto all’Africa ridurrà senza ombra di dubbio il numero dei cosiddetti migranti economici. Molto difficile l’allestimento di aree di salvataggio in Tunisia e, soprattutto, in Libia dove la situazione non è delle più tranquille. Infine, si chiede all’Italia una stretta sui controlli per accelerare le espulsioni di chi non ha diritto a stare nel nostro Paese.
Decalogo sulle Ong
L’Italia, in collaborazione con la Commissione europea, dovrà redigere un decalogo da consegnare alle Ong che si occupano del soccorso dei migranti in mare. Questo anche in risposta alle polemiche sulle organizzazioni non governative che, negli ultimi tempi, sono finite nell’occhio del ciclone per la loro attività considerata da qualcuno un vero e proprio supporto ai trafficanti di esseri umani.