Milano, uno scenario da film horror quello che descrive il fatto accaduto questa mattina nei pressi di villa Litta, quartiere Affori. Una donna di 67 anni, Marilena Negri, è uscita di buon’ora per portare fuori il cane come d’abitudine.
La tragedia che si è consumata all’interno dell’antico Parco ha fatto si che non facesse più ritorno a casa. Alle 7:20 di mattina, il corpo è stato avvistato da un passante che ha immediatamente chiamato il 118 e la polizia.
All’arrivo dei paramedici la donna era ancora viva ma le manovre di rianimazione non sono servite. La polizia scientifica ha confermato che si tratti di omicidio. Sul corpo oltre ad un profondo taglio sulla gola, segni di percosse che inducono gli investigatori ad approfondire l’accaduto.
Omicidio Villa Litta, i dettagli dell’agguato
La ferita alla gola le è stata fatale. Potrebbe comunque aver fornito ai primi soccorritori elementi utili alle indagini; sembrerebbe che in fin di vita la vittima sia riuscita a descrivere l’assassino. La donna, che viveva nella stessa zona dove è stata trovata cadavere, indossava dei leggings neri, una minigonna grigia, un cappotto e una parrucca. Proprio quest’ultimo elemento sta attirando l’attenzione degli investigatori della Squadra mobile.
Sul luogo del delitto, molto frequentato e cuore dello storico quartiere di Affori, la scientifica e il magistrato stanno compiendo i primi accertamenti e le prime ricostruzioni. Anche se appare probabile, al momento, che da quando è uscita da casa a quando è stata uccisa sia passato un lasso di tempo breve.
La donna abitava in una strada limitrofa al parco, frequentato fino a tardi alla sera e sin dal primo mattino. Il cadavere è stato rinvenuto a pochi metri da una telecamera installata dal Comune.
Non è ancora stata sentita la figlia di Marilena Negri, la quale vive con il marito nello stesso palazzo della vittima, a lei è stato affidata Liz, la cagnolina che la madre stavo portando a spasso questa mattina.