I carabinieri avrebbero finalmente messo la parola fine all’operazione denominata “The Hole”, incentrata sullo spaccio di droga a Milano.
Quello che è stato scoperto è davvero incredibile. Nell’ordinanza di custodia cautelare, firmata dal giudice per le indagini preliminari Maria Vicidomini, sarebbero emersi nomi di volti noti dello spettacolo, tra tutti vi sarebbe un partecipante alla prima edizione del Grande fratello, un personaggio televisivo che avrebbe preso parte all’edizione vip dello stesso reality, ma anche una serie di modelle con annessi manager e chef del centro di Milano, più o meno famosi.
Milano, conosciuta come la capitale economica d’Italia, avrebbe rivelato il suo lato più oscuro, dichiarandosi anche capitale di spaccio in Italia.
In totale sarebbero 23 le persone coinvolte nell’ordinanza di custodia cautelare: 16 sono finite in carcere, 6 ai domiciliari e per un’altra è stato disposto l’obbligo di firma. Uno scenario davvero incredibile.
A Milano le indagini antidroga hanno dato i loro frutti
Questa famosa indagine di Milano sarebbe stata avviata nel dicembre del 2015. Da quel momento in avanti sarebbero stati sequestrati oltre 8.000 euro in contanti, due pistole, due fucili e anche un centro estetico di Cerro Maggiore, che a quanto pare fungeva da base per tutti gli incontri tra i maggiori trafficanti di Milano. Ma la questione principale è da sempre stata la droga, ecco allora gli oltre 300 chili di stupefacenti sequestrati, tra cocaina, hashish e marijuana. Davvero ottimi risultati per la Polizia.
Sarebbe stato scoperto inoltre che la droga veniva nascosta all’interno di appartamenti e garage, per poi essere tagliata, confezionata e distribuita nelle diverse piazze di spaccio in Lombardia, Piemonte e Liguria.
Dei trattamenti “premium” erano riservati per i clienti Vip, quelli più facoltosi: la droga gli arrivava direttamente a domicilio su corrieri controllati dai trafficanti, i quali consegnavano spostandosi da fatiscenti palazzoni dell’hinterland alle lussureggianti vie del centro di Milano e del Quadrilatero della moda.
Per le persone comuni invece il trattamento era ben diverso, per comprare le dosi dovevano recarsi direttamente dagli spacciatori, nella maggior parte dei casi dovevano passare per una cancellata dei palazzoni popolari di via Turati 40, a Bollate, vicino Milano.