Morta Imane Fadil, testimone del caso Ruby: è stata avvelenata?

Morta una delle teste del processo Ruby, stava lavorando ad un libro. Prima di morire avrebbe detto al suo avvocato che è stata avvelenata, la Procura indaga.

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È morta Imane Fadil, definita più volte testimone chiave del processo Ruby. La ragazza sarebbe deceduta il primo marzo, ma solo ora è trapelata la notizia. Ricoverata da più di un mese, i risvolti della faccenda potrebbero diventare inquietanti in quanto ha detto più volte al suo avvocato di essere stata avvelenata.

La Procura che ha aperto un fascicolo ha fatto sapere di lavorare su tutte le ipotesi. Imane stava anche scrivendo il libro sul caso giudiziario, le bozze sono state sequestrate dagli inquirenti per capire se quello che la ragazza scriveva possa essere collegato alla sua morte. La ragazza aveva detto che stava trovando difficoltà a pubblicare il libro per l’ostruzionismo degli editori.

In una sua recente intervista a La Repubblica, Imane ha affermato di aver sempre detto la verità e respinto i tentativi di corruzione di Silvio Berlusconi, visto che la ragazza avrebbe partecipato ai famosi “festini”. Lei si riteneva una vittima, “pago ancora oggi per aver detto la verità su Berlusconi”, disse qualche mese fa.

Scritto da Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.