Sono sempre più numerose le morti causate dal fumo di sigaretta. Secondo l’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, il numero dei decessi causati dal fumo potrebbero arrivare ad 8 milioni nel 2030.
Tutto è spiegato nel rapporto “The economics of tobacco and tobacco control” redatto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità insieme al National Cancer Institute degli Stati Uniti dove si consiglia di attuare una efficiente politica di controllo delle vendite e quindi dell’utilizzo delle sigarette, attraverso un aumento dei costi.
“Le tasse sul tabacco e l’aumento del prezzo delle sigarette possono far risparmiare agli Stati miliardi di dollari e risparmiare milioni di vite“ questo è il monito che si legge nel rapporto “Queste misure, possono ridurre significativamente l’uso del tabacco e proteggere la salute dai grandi ‘killer’ mondiali come cancro e malattie cardiache“. Secondo quanto illustrato nel rapporto quindi, un aumento delle accise di almeno 0.80 dollari per pacchetto, aumenterebbe i prezzi al dettaglio delle sigarette di circa il 42% ma allo stesso tempo abbasserebbe il numero dei fumatori del 6%.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ci tiene anche ad analizzare quanto le misure di controllo del tabacco non andrebbero a danneggiare l’economia, infatti, come si legge nel rapporto “Il numero di posti di lavoro collegati al tabacco è diminuito in molti Paesi, soprattutto per l’innovazione tecnologica e la privatizzazione delle aziende manifatturiere una volta statali. E i programmi di coltivazione in sostituzione del tabacco offrono ai coltivatori opzioni alternative”.