Morto Kirk Douglas, padre di Michael e vincitore del Premio Oscar

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Una grave perdita è avvenuta nel mondo del cinema. Si è spento all’età di 103 anni Kirk Douglas, padre dell’attore Michael e vincitore nel 1996 del Premio Oscar alla Carriera. Il figlio Michael ha annunciato la morte e sul profilo Instagram ha scritto: “Con immensa tristezza che io e i miei fratelli dobbiamo annunciare che Kirk Douglas ci ha lasciato a 103 anni”.

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It is with tremendous sadness that my brothers and I announce that Kirk Douglas left us today at the age of 103. To the world he was a legend, an actor from the golden age of movies who lived well into his golden years, a humanitarian whose commitment to justice and the causes he believed in set a standard for all of us to aspire to. But to me and my brothers Joel and Peter he was simply Dad, to Catherine, a wonderful father-in-law, to his grandchildren and great grandchild their loving grandfather, and to his wife Anne, a wonderful husband. Kirk's life was well lived, and he leaves a legacy in film that will endure for generations to come, and a history as a renowned philanthropist who worked to aid the public and bring peace to the planet. Let me end with the words I told him on his last birthday and which will always remain true. Dad- I love you so much and I am so proud to be your son. #KirkDouglas

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Chi era Kirk Douglas

All’anagrafe Issur Demsky Danielovitch, Kirk Douglas nasce ad Amsterdam, nello stato di New York il 9 dicembre del 1916 da una coppia di immigrati bielorussi. Dopo essersi laureato in Lettere, il padre di Michael Douglas si diploma all’American Academy of Dramatic Arts di New York.

Dalla Marina a Broadway il passo è breve per Kirk. Durante la sua esperienza a Broadway, Kirk ha modo di conoscere il produttore Issur Danielovitch, ideatore del suo appellativo: Kirk Douglas.

Kirk deriva dal nome di un personaggio dei fumetti tra l’altro suoi preferiti, mentre Douglas è il cognome della sua insegnante di dizione all’Academy.

Nel 1946 Douglas senior debutta nel cinema con la pellicola Lo strano amore di Marta Ivers, in cui veste i panni di un giovane procuratore distrettuale. Dopo diverse tranches cinematografiche, Kirk si consacra nel ’51 con L’asso nella manica di Billy Wilder, dove impersona Chuck Tatum, un giornalista senza scrupoli che specula sulle vicissitudini di un minatore intrappolato in una miniera.
Poi seguono Pietà per i giusti di William Wyler (1951) e Il bruto e la Bella di Vincente Minnelli (1952).

Dopo aver interpretato in Italia il mito di Ulisse, Douglas dà vita alla casa di produzione Bryna Productions, con la quale realizza i suoi più grandi successi da protagonista. Da Brama di vivere (1956) di Vincente Minnelli, dove interpreta il pittore Vincent van Gogh, a Orizzonte di gloria diretta da Stanley Kubrick nel 1957, sino al kolossal Spartacus del 1960.

Non sono mancate le apparizioni nel mondo western, in particolare Il grande cielo di Howard Hawks (1952) e Sfida all‘O.K. Corral (1957). Proprio in quest’ultimo, Kirk impersonò il personaggio del medico Doc Holliday, a fianco di Burt Lancaster nel ruolo dello sceriffo Wyatt Earp.

Allontanatosi dal mondo del cinema, Kirk Douglas si è impegnato in una campagna per indurre gli States a chiedere perdono per due motivi: la schiavitù delle persone deportate dall’Africa tra il XVI e il XIX secolo, e le ingiustizie che gli afroamericani patirono dopo l’abolizione del regime schiavista. Battaglia che ha vinto nell’agosto del 2008.

I Riconoscimenti

Kirk Douglas vanta un palmares di tutto rispetto sfociato nei seguenti riconoscimenti:

  • Nomination al miglior attore protagonista per Il grande Campione nel 1950;
  • Nomination al miglior attore protagonista per Il bruto e la bella nel 1953;
  • Nomination al miglior attore protagonista per Brama di Vivere nel 1957;
  • Oscar alla carriera nel 1996.

Tra gli altri spicca il Golden Globe:

  • Nomination miglior attore in un film drammatico per Pietà per i giusti nel 1952;
  • Miglior attore in un film drammatico per Brama di vivere nel 1957;
  • Golden Globe alla carriera nel 1968.

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.