Era il 1° dicembre 1986, giorno dell’inaugurazione del celebre Museo d’Orsay, situato sulla Rue de la Légion d’Honneur che costeggia la Senna. La costruzione dell’edificio risale a fine ‘800, quando l’architetto Victor Laloux progettò una stazione ferroviaria, la Gare d’Orsay, in vista dell’Esposizione Universale parigina del 1900.
L’utilizzo come linea ferroviaria cessò dopo la Seconda Guerra Mondiale, per anni lo stabile fu abbandonato a stesso. Nel ’61 ne fu decisa la demolizione, ma i cittadini si opposero. Negli anni ’70 divenne sede di varie compagnie teatrali, poi una casa d’aste, fino alla decisione della trasformazione in museo. Il restauro venne affidato al gruppo ACT-Architecture, con la disposizione degli spazi interni assegnata all’architetta italiana Gae Aulenti.
A 86 anni dall’inaugurazione della stazione ferroviaria, il Museo D’Orsay venne aperto al pubblico il primo di dicembre. Al suo interno sono conservati numerosi capolavori dell’impressionismo e del post-impressionismo, realizzati tra la metà dell’800 e la prima metà del ‘900.
Tra le opere esposte, diversi capolavori di: Claude Monet, Paul Cézanne, Édouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Berthe Morisot, Gustave Caillebotte, Paul Gauguin e Vincent van Gogh.
Il Museo d’Orsay di Parigi è ad oggi la decima galleria d’arte più visitata al mondo, con una media di 3.600.000 visitatori l’anno. Ulteriori info su musee-orsay.fr.