Il cognome Never si potrebbe tradurre con “Mai” ed infatti la nuova mini-serie dedicata all’Investigatore del Futuro sembra avere l’impossibile come parola d’ordine. Nathan Never, l’eroe fantascientifico al centro di una longeva serie, edita da Sergio Bonelli Editore, sarà infatti protagonista di sei storie ambientate in sei mondi diversi. In ognuno di essi vedremo un Nathan un po’ diverso dagli altri.
Si va da un mondo impostato secondo la “classica” fantascienza tecnologica ad un altro steampunk, ad uno in stile manga con tanto di robot giganti, ad un altro supereoistico. L’ideatore di questa mini-serie, che andrà ad affiancare la serie regolare, è Antonio Serra.
Quest’ultimo è stato uno dei creatore del personaggio, insieme agli amici Michele Medda e Giuseppe “Pepi” Vigna. Serra, tuttavia, ha deciso di lasciare il posto di sceneggiatore a Adriano Barone e Giovanni Eccher, limitandosi alla supervisione generale del progetto. Incredibilmente in occasione di Napoli Comicon Serra, nelle insolite vesti di disegnatore, ha anche realizzato una variant cover.
Il primo numero è stato distribuito in anteprima a Napoli Comicon, come abbiamo accennato. Nelle edicole, invece, uscirà il 26 maggio e si intitolerà Hell City Blues. Alcune immagini diffuse sul sito ufficiale di Sergio Bonelli Editore ci fanno pensare ad un mondo retro-futuristico che ricorda gli anni ’30. L’atmosfera crepuscolare, fin dalla copertina, richiama un po’ Sin City di Frank Miller.
Chi è Natan Never?
Un inizio, quindi, molto in sintonia con Nathan Never, le cui avventure sono un ibrido tra giallo e science fiction. Nathan si muove in una megalopoli futura, dove a contrastare la criminalità ci sono agenzie private di vigilanza. Tra queste l’Agenzia Alfa per la quel opera il nostro protagonista.
L’ispirazione principale è stata Philip Dick con il suo romanzo Può Un Androide Sognare la Pecora Elettrica? e soprattutto il film Blade Runner, che ne ha tratto Ridley Scott. Nel corso della serie, tuttavia, compaiono i riferimenti più disparati: dai romanzi hard boiled di Mikey Spillane, a Star Trek, dai manga giapponesi alla Fanteria dello Spazio di Heinlein.
Il protagonista è un investigatore disilluso, che pur vivendo in un mondo iper-tecnologico, colleziona libri cartacei e vecchi dischi. Vedovo, deve anche occuparsi di una figlia autistica, Ann. Al suo fianco può comunque contare sui colleghi dell’Agenzia Alfa, tra cui l’energica Legs Weaver (per un po’ titolare di una sua serie), l’androide Link, l’esperto di computer Sigmund Baginov, le ex ladre April e May, ecc.
Ultimamente Nathan ha però scoperto che l’Agenzia Alfa era guidata da un misterioso e sinistro personaggio, Mister Alfa. Il diretto dell’istituto di vigilanza, Edward Reiser era corrotto ed è stato eliminato, ma il suo sostituto potrebbe essere di nuovo lui, sotto altro aspetto.
Il primo numero e i suoi atuori
Mettendo da parte le vicende della serie regolare, spendiamo alcune parole sul primo numero di Generazioni. Gli autori sono Adriano Barone e Massimo Dall’Oglio. I due, con lo pseudonimo collettivo di Hagane Ishi hanno vinto di recente un concorso organizzato dalla casa editrice nipponica, Coamix. Si trattava di una competizione destinata fumetti muti disegnati in stile manga. Il loro lavoro era un fanta-western, intitolato Rusty West, e lo potete leggere a questo link.
A Dall’Oglio è stata inoltre offerta la partecipazione ad una masterclass organizzata sempre dalla Coamix, casa editrice che ha avuto tra i suoi fondatori mostri sacri, come Tetsuo Hara (Ken il Guerriero) e Tsukasa Hojo (City Hunter).
Ma tutto questo ci fa solo intuire ciò che la Bonelli ha in mente per rinnovare i suoi personaggi. Dopo aver festeggiato di recente il settantenario di Tex,la casa editrice milanese ci ha regalato una miniserie con un Martin Mystére alternativo, diversi Nathan Never alternativi e un Mogan Lost con una continuity da telefilm. Non possiamo non attendere altre novità.