Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026: la mappa degli impianti

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Milano e Cortina si sono aggiudicate il parterre delle Olimpiadi Invernali 2026 di scena dal 6 al 22 febbraio e le Paralimpiadi dal 6 al 15 marzo. L’accoppiata Milano-Cortina ha ottenuto 47 voti contro i 34 di Stoccolma-Aare, con un solo astenuto: la decisione del Cio è stata presa al primo scrutinio, il quorum necessario era di 42 voti. Le Olimpiadi Invernali vestono di nuovo il tricolore a 20 anni di distanza dai Giochi invernali di Torino 2006. Si gareggerà anche in Valtellina, in Val di Fiemme e in Alto Adige.

Le novità

Una novità interessante riguarda la cerimonia di apertura: infatti lo Stadio San Siro sarà i. palcoscenico che dichiarerà aperti i giochi. Anche a Cortina si svolgerà una cerimonia di apertura in contemporanea per permettere a tutti di vivere l’esperienza del via delle Olimpiadi. La chiusura è invece confermata nell’Arena di Verona, teatro dell’ultimo arrivo del Giro d’Italia.

Le Paralimpiadi, che comprenderanno sei sport in programma (hockey, biathlon, sci alpino, di fondo, curling in carrozzina, snow board) si apriranno al Pala Italia di Milano con la chiusura in piazza del Duomo.

La mappa degli impianti

Come ribadito prima, Milano ospiterà il pattinaggio artistico e lo short track al Forum di Assago, mentre le gare di hockey sul ghiaccio saranno organizzate al Pala Italia, che sorgerà nella zona di Santa Giulia con 15 mila spettatori di capienza, e nel ristrutturato Palasharp.

Non mancherà il consueto Villaggio Olimpico, costruito nella zona dell’ex Scalo di Porta Romana, che dopo le Olimpiadi si trasformerà in residenze per gli studenti. Invece in Piazza del Duomo è prevista invece la Medal Plaza.

Passiamo adesso alla Valtellina, che piuttosto diventerà la capitale dello snowboard e del freestyle a Livigno, mentre a Bormio, sulla mitica pista “Stelvio” è in programma lo sci alpino maschile.

Lo sport femminile si svolgerà sulla pista “Olimpia” di Cortina, peraltro teatro del curling nello stadio olimpico. Rinascerà anche la pista “Monti” per bob, slittino e skeleton. E’ l’investimento “sportivo” più importante con 42 milioni di euro, ed è quello su cui c’è un certo scetticismo del Cio. Ma il comune di Cortina e la regione Veneto hanno tenuto duro: c’è un piano di sviluppo anche per il “dopo” Giochi, fra sviluppo turistico e centro federale permanente.

Per quanto riguarda parte del Trentino e dell’Alto Adige. In Val di Fiemme sono in programma lo sci di fondo a Tesero, il salto e la combinata nordica a Predazzo. A Baselga di Pinè la pista avrà la copertura per ospitare le gare di pattinaggio di velocità. Mentre lo stadio di Anterselva, in provincia di Bolzano, che aspetta i Mondiali del 2020, è pronto per il biathlon.

 

Scritto da Veronica Mandalà

Palermitana d'origine, amo scrivere di tutto e osservare la realtà a 360 gradi.