A Raffaele Sollecito è stato negato il risarcimento per la detenzione quando era accusato di aver assassinato Meredith Kercher insieme all’allora fidanzata Amanda Knox. La Cassazione ha confermato la sentenza della Corte d’Appello di Firenze che non aveva concesso €500.000 di risarcimento al ragazzo che, attraverso i suoi legali, grida allo scandalo affermando che è a causa di quella ingiusta detenzione che non riesce a trovare più lavoro.
Risarcimento negato a Raffaele Sollecito
“Raffaele è sicuramente innocente, vittima di grossolani errori investigativi come ha stabilito la Cassazione motivando la sua assoluzione. Tuttavia la sua detenzione non sembra del tutto ingiusta ai giudici che hanno respinto il nostro ricorso“, è questo il commento di Giulia Bongiorno, legale di Raffaele Sollecito, che non riesce a spiegarsi la decisione della Corte di Cassazione e che, pertanto, ha annunciato di volersi rivolgere alla Corte europea. Ha parlato anche lo stesso Sollecito che ha affermato di non riuscire più a trovare lavoro a causa della brutta storia in cui è stato coinvolto.
Il caso di Meredith Kercher
Era l’ottobre del 2007 quando la giovane studentessa inglese veniva uccisa a Perugia. Il caso finì rapidamente sotto i riflettori, diventando un vero e proprio caso mediatico. Per quell’omicidio Sollecito è stato detenuto per quattro anni prima dell’assoluzione, ma sembra che la scia di quella brutta storia non si sia ancora esaurita.