Omicidio Roberta Ragusa, niente carcere per Antonio Logli

L’obbligo di dimora continua ad essere l’unica pena assegnata ad Antonio Logli, l’uomo accusato di aver ucciso la moglie Roberta Ragusa e di averne occultato il cadavere nel 2012, e condannato in primo grado a 20 anni di carcere lo scorso dicembre.

La richiesta arrivava direttamente dalla Procura di Pisa, e riguardava la custodia cutelare in carcere per Antonio Logli. La richiesta è stata però respinta, e Logli continua ad avere l’obbligo di dimora nei comuni di Pisa e San Giuliano e il divieto di uscire di casa dalle 21 alle 7. C’è stato quindi un cambiamento rispetto alla pena precedente che riguardava solo l’obbligo di dimora notturno; ora l’uomo è confinato nei due comuni di Pisa e San Giuliano, ma niente di più di questo.

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Allo stesso tempo è stata respinta anche la richiesta dei difensori di Logli che chiedevano addirittura un’attenuazione della misura cautelare per il loro assistito, ossia la eliminazione dell’obbligo di dimora. Com’è comprensibilie la cosa non è stata accettata. Tutto rimane com’è in attesa che vengano depositate le motivazioni della sentenza che hanno giudicato l’uomo responsabile dell’omicidio di Roberta Ragusa e l’occultamento del suo cadavere. In attesa di nuove notizie, continuate a seguirci con gli aggiornamenti dell’Omicidio Ragusa.