Si sono svolti questa mattina a Vasto i funerali di Italo D’Elisa il giovane sparato a bruciapelo l’altro giorno da Fabio Di Lello che ha così voluto vendicare la moglie Roberta che era stata investita dal 22enne a luglio scorso e che non si era fermato per soccorrerla.
Il parroco don Antonio Totaro però nella sua omelia al funerale di Italo D’Elisa ha fatto un’eloquente richiesta a tutte le famiglie coinvolte nel fatto delittuoso di “…fermare questa ondata di odio. Basta con questa violenza. Non si può andare avanti con l’odio – ha detto il parroco -. Basta con i social media. Dobbiamo tornare a parlare tra di noi. Senza conoscere abbiamo condannato”. Inoltre lo stesso sacerdote ha portato le condoglianze delle famiglie Di Lello e Smargiassi soffermandosi sulla presenza nella chiesa del fratello di Roberta.
Proprio ieri sui social erano comparse diverse frasi piene di gioia per la morte del 22enne e di difesa per il contendente che aveva fatto bene a frasi giustizia da solo. Oggi il parroco nell’omelia ha voluto ribadire che tutto questo odio deve finire, anche se dall’interrogatorio che ha sostenuto ieri Fabio Di Lello lo stesso avrebbe ammesso che lui non sarebbe uscito di casa con l’intenzione di uccidere il giovane, ma che il sorriso che gli ha mostrato quando lo ha visto in strada gli è saputo di beffa e quindi ha deciso di spararlo. Un fatto su cui bisogna fare ancora tanta luce e che non finisce di colpire chi vive in Abruzzo e non solo.