Orecchie da mercante: origine e significato del termine

Spesso nelle parole crociate di qualche cruciverba si legge “lo fa chi fa il finto tonto” oppure “finge di ignorare” e la risposta, per economia di spazio, è sempre di sei lettere; gnorri. Un sinonimo di tale parola che potrebbe celare alcune curiosità su tale atteggiamento è l’espressione fare orecchie da mercante. Ma qual è la sua origine?

Origine dell’espressione

Si sa che chi è in commercio, compra e vende per guadagno, soprattutto se questo risulta essere assai vantaggioso. Il mercante lo fa di professione e spesso tende ad assumere un atteggiamento di accondiscendenza verso il compratore a cui garantisce certe qualità del prodotto o promette alcune richieste specifiche che molto volte non verranno mai soddisfatte. Questo fa pensare, per esempio, ad una compravendita che si potrebbe benissimo svolgere in un mercato dei nostri tempi così come in quello di qualche secolo fa.

La parola mercante richiama un po’ alla mente un’epoca passata in cui il lavoro dello stesso non era visto di buon occhio. Anzi era quasi truffaldino per via della sua spigliatezza nella compravendita abbindolando i compratori e del legame col denaro.

Citazione letteraria

Ehi, io fo l’orecchio del mercante” scrive Manzoni nel quarto capitolo dei Promessi Sposi riferendosi al padre del futuro Fra’ Cristoforo. Costui decise di smettere la professione da mercante una volta divenuto molto ricco per iniziare a vivere come un nobile. La vergogna per l’attività svolta lo porta a cancellare il suo passato lavorativo (svolgere attività che avevano a che fare col denaro era considerato disdicevole: un aristocratico non parla mai di denaro!). In uno dei suoi banchetti egli andava chiacchierando con i suoi invitati provocandoli e un commensale, in risposta, pronuncia la famosa frase (afferma di fare finta di non capire). La festa, rovinata, cala in un silenzio tombale e il commensale non verrà più invitato.

Significato

Oggi, quando si dice fare orecchie da mercante, ci si riferisce non tanto al mercante che abbindola il compratore assecondandolo in tutto e per tutto ma anche a tutte le situazioni in cui un individuo non presta attenzione ed è un po’ restio a capire ciò che gli viene detto o per tornaconto personale o semplicemente per disinteresse.Ho parlato più volte con lui, ma continua a fare orecchie da mercante”. Direbbe una persona ad un amico esponendogli un suo problema. Un falso sordo o un finto interessato, insomma, che in certi casi conviene lasciar stare.