Incontro storico stamattina a Roma, in Vaticano, tra Papa Francesco e Abu Mazen, presidente della Palestina. I due hanno avuto un lungo e costruttivo dialogo di 23 minuti, alla presenza dell’interprete che faceva da intermediario alle risposte di entrambi i capi di stato. Il Pontefice ha ribadito l’importanza che lo Stato palestinese sia indipendente.
Al momento della presentazione del seguito, un giovane palestinese ha offerto al Papa una maglietta di calcio con i colori della Palestina, ha detto qualcosa sul San Lorenzo, la squadra argentina per cui tifa il Papa, che si è messo a ridere. Abu Mazen ha donato al Pontefice, una pietra proveniente dal Golgota, luogo in cui fu crocefisso Gesù Cristo, un’icona rappresentante Gesù e un documentario sulla ristrutturazione della basilica della Natività e un libro sulle relazioni tra Santa Sede e Palestina.
Francesco ha ricambiato le cortesie con una medaglia dell’anno giubilare della Misericordie e due copie in arabo delle sue encicliche “Amoris laetitia e Laudato sii”. Poi si è parlato dei problemi che attanagliano la Palestina, della guerra della morte quotidiana che c’è in quelle zone ogni giorno. E Francesco ha incitato Abu Mazen a non mollare, a tenere duro e a rivendicare l’indipendenza della Palestina, perché, ha concluso Francesco “La Palestina è uno stato indipendente”.
Con questa affermazione e un abbraccio tra i due si è concluso lo storico incontro tra Papa Francesco e Abu Mazen, con quest’ultimo, che all’uscita, ha affermato che spera ardentemente come anche altri capi di stato possano vedere la Palestina uno stato libero e indipendente, così come Bergoglio.